La Nuova Sardegna

Sassari

Centro intermodale, via libera alla bonifica

Centro intermodale, via libera alla bonifica

La Conferenza di servizi ha approvato l’analisi di rischio. Per il sindaco «un importante passo avanti»

20 marzo 2017
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SASSARI. C’è il via libera per le bonifiche nell’area di via XXV Aprile, dove sorgerà il nuovo centro intermodale. Nei giorni scorsi la conferenza di servizi, che ha visto seduti al tavolo l’Arpas e i rappresentanti di Comune, Provincia e assessorato regionale all’Ambiente, ha approvato l’analisi di rischio e le modalità che consentiranno di avviare la progettazione delle bonifiche. Si tratta, per questi ultimi due, di documenti predisposti a settembre una volta concluse le opere di caratterizzazione, affidate a maggio 2016 a un raggruppamento temporaneo di imprese.

Gli elaborati fanno quindi seguito alle operazioni di carotaggio che, tra maggio e luglio scorso, sono state effettuate nell’area compresa tra via XXV Aprile e corso Vico. Una situazione evidenziata da analisi e accertamenti, quella presente nella ex stazione degli autobus, che al momento, secondo i tecnici, non rappresenta un pericolo ma che necessita di una immediata bonifica. «Siamo riusciti a dare un impulso alle procedure che devono portare alla realizzazione di un’opera che la cittadinanza attende da troppo tempo – afferma l’assessore alla Mobilità Antonio Piu – e questo risultato ci consente di dare una certezza in più sull’avvio dei lavori. L’area è stata messa in sicurezza, quindi sono state fatte le caratterizzazioni e, adesso, potremo avviare l’iter per le bonifiche».

Per il sindaco Nicola Sanna si tratta di un importante passo in avanti per la realizzazione del centro intermodale, finanziato per circa 28 milioni di euro, che dovrà sorgere su una superficie di circa 13 mila metri quadrati. «Con l’analisi di rischio e gli indirizzi di bonifica realizzati dal professionista – sottolinea il primo cittadino – sarà possibile attuare un piano di intervento mirato che ci consentirà di agire in maniera spedita e immediata».

A disposizione ci sono circa 2,8 milioni di euro che dovranno consentire una rimozione integrale del materiale inquinante, quindi dei serbatoi interrati, delle tubazioni e del terreno.

All’ottimismo del Comune, fa da coltraltare la critica di Italia Attiva Sardegna. «Nicola Sanna, a maggio 2016, aveva annunciato che erano state “consegnate le chiavi all’azienda che si dovrà occupare dei lavori” – sottolinea il coordinatore cittadino Alessio Paganini – ma ad oggi dei lavori non risulta alcuna traccia».

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