La Nuova Sardegna

Sassari

Web entusiasta per le scoperte fatte a Turris

PORTO TORRES. Decine di condivisioni, centinaia di reazioni tra “like”, cuoricini, faccine sbalordite, e tanti, tantissimi commenti. Non è certo passato inosservato, soprattutto nei social network, l’...

19 marzo 2017
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PORTO TORRES. Decine di condivisioni, centinaia di reazioni tra “like”, cuoricini, faccine sbalordite, e tanti, tantissimi commenti. Non è certo passato inosservato, soprattutto nei social network, l’ultimo straordinario regalo di Turris Libisonis alla sua erede, Porto Torres.

Quello che inizia ad intravvedersi - scoperto solo per una minima porzione - è infatti un meraviglioso mosaico in bianco e nero parte di quanto rimane di un edificio monumentale, probabilmente pubblico, i cui motivi sono accostabili, per quanto emerso finora, a quelli di un pavimento di un vano delle Terme Centrali. La similitudine è data dalla decorazione con fiori a quattro petali in nero su campo bianco, racchiusi in un cerchio e delimitati da fasce bianche e nere; la differenza è la presenza, al centro dei petali, di croci uncinate, motivo ricorrente nell’antichità romana. La scoperta è avvenuta nel corso di un intervento d’archeologia preventiva in una zona non lontana dall’area Maetzke ad opera dei tecnici della sede operativa turritana della Soprintendenza ai Beni Archeologici guidata da Gabriella Gasperetti e coadiuvati dal personale della Ales.

Emanuele Fancellu

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