La Nuova Sardegna

Sassari

«Tutta colpa del Pd, e ora basta giochetti»

«Tutta colpa del Pd, e ora basta giochetti»

Alivesi, Carta, Arru e Sassu affilano le armi: noi pronti a votare o a restare per il bene della città

19 marzo 2017
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SASSARI. Nessuno sconto, a una maggioranza che ha saccheggiato la città, senza essere in grado di fare nulla. Tutto pronto per andare alle urne, se la situazione dovesse precipitare. Con interlocuzioni già in corso con tutti i partiti e i movimenti alternativi a questa sinistra. E attenzione massima, per evitare che si faccia qualche giochetto, per consegnare la città, come già è stato fatto per la Provincia, nelle mani di un commissario. Perché anche se il giudizio su Nicola Sanna è severissimo, la democrazia non si mette da parte per risolvere beghe interne e sfamare senza contraddittorio e controllo i vari Pd.

Sono carichi come molle Rosanna Arru e Antonio Sassu (Sassari progetto Comune), Manuel Alivesi (Fi) e Giancarlo Carta (Misto), attenti a non togliere le castagne dal fuoco di un Pd (o meglio «dei Pd», come sottolinea Sassu) in piena confusione: «Che dovrà venire in aula a dire, consigliere per consigliere, se toglie la fiducia al sindaco e perché. A costo di convocare noi il consiglio, raccogliendo le firme. Perché la città merita chiarezza, e non le soliti doppi o tripli giochi che non capisce nessuno. Che noi non sappiamo fare e ci rifiutiamo di stare a guardare». «Non sta a noi l’onore dell’azione – sottolineano i quattro, annunciando che l’alleanza delle amministrative 2014 verrà riproposta, con la scelta del primo cittadino che magari passerà per le primarie –. Noi vogliamo che i nodi vengano davvero al pettine. Senza sconti o opposizioni più mediatiche che sostanziali, come quelle del M5S. Se si tornerà alle urne bene. Se di governerà che Sanna sia messo dal suo partito in condizione di farlo. Perché la città ha bisogno di fatti, che non sono mai arrivati. E non di grandi capi regionali e nazionali che assistono indifferenti al nostro inesorabile declino».

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