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Sassari

Non entra a Montecitorio perché marocchina, Boldrini alla neolaureata di Sassari: "Un grave torto"

Non entra a Montecitorio perché marocchina, Boldrini alla neolaureata di Sassari: "Un grave torto"

La presidente della Camera ha invitato in Parlamento la brillante Ihlam Mounssif, cresciuta tra Barisardo e Lanusei e laureata nel capoluogo turritano

19 marzo 2017
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ROMA - La brillante neolaureata Ihlam Mounssif , 22 anni, trasferita dal Marocco a Barisardo quando ne aveva 2, diplomata a Lanusei, stamani 19 marzo 2017 è stata ricevuta dalla presidente della Camera Laura Boldrini nell'occasione di Montecitorio porte aperte. La visita arriva subito dopo l'incredibile discriminazione di cui è stata vittima la giovane donna: com'è noto, il 16 marzo scorso una delle commesse del Parlamento non l'ha fatta entrare nell'Aula dove doveva ricevere un premio della fondazione Italia-Usa perché aveva il passaporto marocchino.

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Ihlam era a Montecitorio, nell'aula dei gruppi parlamentari, per ricevere il premio che la fondazione Italia-Usa destina ai neolaureati più brillanti nelle discipline di interesse dell'ente. Laureata in scienze politiche a Sassari, indirizzo relazioni internazionali con 110 e lode Ihlam racconta con orgoglio: "Eravamo ben cinque sardi ad essere premiati e finita la cerimonia volevo visitare il simbolo della nostra democrazia, un'occasione da non perdere visti i miei studi".

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Insieme a un'amica è quindi andata all'ingresso principale di piazza del Parlamento, dove dietro presentazione di un documento e compilazione di un modulo è possibile essere ammessi ad assistere alle sedute. "La commessa - racconta la giovane - dopo una breve consultazione telefonica mi ha detto che poiché ho il passaporto di un Paese extraeuropeo non potevo entrare, specificando che la regola non riguarda me in quanto marocchina ma anche i cittadini americani. Ci sono rimasta malissimo, la mia amica ha deciso a quel punto che non sarebbe entrata neanche lei. Per quanto mi riguarda - osserva - è stata una delle tante ingiustizie e assurdità del nostro Paese, che non ci riconosce come cittadini, è la prova che la legge va approvata al più presto. Sono arrivata in Sardegna dal Marocco quando avevo due anni, mi sono laureata a Sassari, amo l'isola dove vivo con la mia famiglia. Credo in un'Italia migliore e sogno di rappresentarla. Non sopporto più che la mia vita e quella di tanti come me dipendano dalla decisione di una classe politica che inspiegabilmente vuole ignorarci".

Quanto accaduto non è stato però ignorato dalla presidente della Camera Laura Boldrini, che saputo da Repubblica della storia di Ihlam, ha subito chiesto di verificare l'accaduto. La Camera sta così accertando sulla base di quale disposizione del regolamento è stato negato l'accesso alla giovane.

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