La Nuova Sardegna

SASSARI. Lo spacciava per il “Granglona” di Nulvi, ma era in realtà un formaggio vaccino prodotto in Germania, che del pregiato ovino prodotto dalla cooperativa San Pasquale aveva solo la forma. La frode è stata scoperta i giorni scorsi sul banco di un venditore ambulante dai carabinieri del Nas nel corso di alcune ispezioni eseguite nei mercati all’aperto di Sassari e Alghero.

I militari, guidati dal comandante Gavino Sotgia, hanno eseguito diversi controlli finalizzati a contrastare le frodi commerciali nella vendita di formaggi tipici sardi, spesso oggetto di contraffazione o sostituzione con produzione estera di bassa qualità. Il risultato più eclatante è stato proprio la scoperta sul banco di un ambulante napoletano, che vive da tempo nell’isola, di un formaggio vaccino di produzione bavarese che veniva venduto con la denominazione di “Sardi-giano” con l’intento di trarre in inganno i consumatori. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica insieme ad altri due ambulanti trovati a vendere ricotte in cattivo stato di conservazione e formaggi ovini spacciati per pecorino sardo, che avendo una denominazione di origine protetta può essere prodotto solo da caseifici che rispettano il disciplinare di produzione. Non è la prima volta che vengono scoperte imitazioni del “Granglona” di Nulvi. Per questo motivo i mesi scorsi il presidente Antonello Ruzzu e gli amministratori della cooperativa San Pasquale avevano segnalato il problema ai carabinieri del Nas e dopo essersi improvvisati loro stessi investigatori nei vari mercati dell’isola, avevano scoperto che alcuni ambulanti acquistavano una forma di Granglona che mettevano in bella mostra sul bancone, ma poi spacciavano altri tipi di formaggi facendoli passare per il famoso pecorino di Nulvi.