La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. I continui appostamenti dei carabinieri del nucleo radiomobile - insospettiti da alcuni giorni del continuo via vai di giovanissimi che frequentavano il centro cittadino - si sono conclusi giovedì pomeriggio con l’arresto del 30enne portotorrese Giacomo Porcina per detenzione ai fini di spaccio di cannabis indica.

Dopo il fermo, è stata avviata immediatamente la perquisizione personale e subito dopo quella domiciliare effettuata nella casa paterna. Il bilancio è stato di oltre un etto di marijuana sequestrata, compreso tutto il necessario per il confezionamento delle dosi che con ogni probabilità sarebbero state spacciate alla gioventù turritana. Le sue giustificazioni non sono servite a convincere i militari e ora dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di oltre cento grammi di marijuana: il tribunale di Sassari, nel frattempo, ha convalidato il provvedimento dei carabinieri. La vicenda è cominciata dalle lamentele e dalle rimostranze rivolte dai cittadini ai militari a cui si sono uniti anche genitori di numerosi bambini, preoccupati non poco per i movimenti messi in atto quotidianamente da giovani e giovanissimi che si radunavano in una specifica area del lungo corso Vittorio Emanuele. Una situazione che ha spinto i carabinieri ad avviare subito dei servizi di osservazione e controllo della zona degli “incontri”, e una volta individuati i frequentatori più assidui si è proceduto al loro monitoraggio con pedinamenti, controlli e per ultimo perquisizioni. Il servizio di controllo delle aree urbane si è dunque concluso con il fermo del giovane: Porcina ha tentato di gettare un involucro senza successo, non accorgendosi che pure nei giorni precedenti era stato pedinato dai carabinieri. (g.m.)