La Nuova Sardegna

Sassari

Ruba moto a Sennori: sorsense ai domiciliari

Ruba moto a Sennori: sorsense ai domiciliari

Il giovane, 21 anni, sorpreso in via Nievo dal proprietario mentre la portava via spingendola a mano

18 marzo 2017
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SENNORI. Quando l’ha vista parcheggiata non ha saputo resistere. Lei se ne stava a bordo strada, bella e fiammante, pronta a lasciarsi guidare. È stato come amore a prima vista, talmente forte che a lui sta costando i domiciliari. Lui è Andrea Fazzi, 21 anni di Sorso. Lei è la motocicletta che il giovane ha tentato di portarsi via all’insaputa del proprietario.

Mercoledì mattina il 21enne è stato arrestato dai carabinieri di Sennori con l’accusa di furto aggravato dopo che è stato sorpreso e inseguito dallo stesso proprietario della moto.

Siamo in via Nievo, a Sennori, più o meno all’altezza dell’innesto sulla Salamagna, al confine col territorio del Comune di Sorso. Manca poco a mezzogiorno e un uomo di Sennori sta rientrando a casa dopo aver sbrigato un po’ di faccende quotidiane. Parcheggia la sua motocicletta proprio davanti all’ingresso ed entra nell’abitazione per fare una breve sosta. Dopo qualche minuto esce per sbrigare altre faccende e si ritrova davanti l’amara sorpresa: la moto è sparita. È incredulo, dà un’occhiata a destra, una sinistra. Forse uno scherzo? No. Poi mette a fuoco e la moto riappare in lontananza mentre viene spinta a mano da uno sconosciuto. Si tratta di Andrea Fazzi. Il 21enne di Sorso ha appena deciso di portarsi via la moto e quatto quatto si sta già allontanando dall’abitazione del proprietario. A quel punto, il proprietario inizia a gridare richiamando l’attenzione del sorsense. E intanto inizia ad inseguirlo. Lo scatto dura una cinquantina di metri, poi il proprietario raggiunge e acciuffa il giovane, e contatta il 112. La stazione dei carabinieri è dall’altra parte del paese. Ma i militari, guidati dal comandante Giuseppe Innocenti, hanno una pattuglia per strada proprio in quella zona. E infatti, la gazzella arriva sul posto dopo pochissimi minuti dalla chiamata. La situazione appare abbastanza chiara fin da subito: i militari restituiscono la motocicletta al proprietario e mettono le manette ai polsi del 21enne.

Giovedì mattina il ragazzo, difeso dall’avvocato Gabriele Sechi, si è presentato in tribunale per l’udienza di convalida. Davanti al giudice Silvia Guareschi avrebbe detto qualcosa tipo: «Quando l’ho vista, quella moto, mi è venuta voglia di fare un giro, non volevo rubarla. Ho anche chiesto scusa al proprietario».

Non è servito a molto: l’arresto è stato convalidato, e il giovane sorsense è finito ai domiciliari. (s.s.)

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