La Nuova Sardegna

Sassari

Il vino Syrah approda in Anglona

Mauro Tedde
Il vino Syrah approda in Anglona

Il vitigno che si dice provenire dall’Iran impiantato a Laerru dalle Tenute Rossini

17 marzo 2017
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LAERRU. L’Anglona e il vino: un amore grande e antico che in questi anni è riesploso con rinnovata intensità. In Anglona, terra particolarmente vocata per la coltivazione della vite, la produzione vinicola era rimasta circoscritta all’interno dei bisogni familiari, ma da qualche tempo anche in questa regione si stanno affacciando importanti ed eccellenti produzioni. Si impianta, si produce, si migliora di stagione in stagione e, aspetto altrettanto interessante, si sperimentano nuove produzioni e nuovi impianti come quello del Syrah, o Shiraz, un vitigno a bacca rossa dalle antiche origini divenuto ormai un vitigno internazionale.

Si ritiene che la sua provenienza sia l’Iran, dalla città di Shiraz, ma altri sostengono che le sue radici siano legate al territorio di Siracusa, da dove si sarebbe poi diffuso un po’ dappertutto e sarebbe stata la Francia infine a reintrodurlo in Italia.

Il Syrah dà un vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee e dal profumo intenso e fruttato, con sentori di piccoli frutti neri e spezie (pepe nero) e con una buona struttura e persistenza gustativa, morbido e abbastanza fresco e con una media tannicità.

Nei giorni scorsi nell’azienda Tenute Rossini di Laerru che appunto produce questo vino, ancora poco diffuso in Sardegna, si è tenuta una degustazione “cieca” finalizzata a confrontare le produzioni isolane con quelle di maggiore diffusione del vitigno e verificare il livello di qualità raggiunto sino ad oggi e quali possano essere le prospettive per una sua maggiore diffusione e le potenzialità espressive e commerciali.

Un gruppo di esperti e di degustatori, fra cui Fausto Rossini, Massimo Rossini, Francesco Canu, Gabriele Palmas, Piero Careddu, Nino Tedde e Leonardo Addis hanno degustato vini Syrah di diversa provenienza come un Ammiraglia Frescobaldi prodotto in Maremma, un Planetta del 2009 siciliano, un Achelo del 2014 della Toscana, un Michele Satta del 2011, di Bolgheri, in Toscana, ma da un viticoltore di origini anglonesi (Nulvi) e persino un Syrah prodotto in Cile, con alcune produzioni isolane: l’Ottiu delle Tenute Rossini, lo Syrah delle Cantine Melis di Terralba, quello delle Cantine Gabriele Palmas e quello delle Cantine Castiglia di Calangianus. Ne è scaturito che in Sardegna questo vino sta dimostrando di avere caratteri più innovativi e sempre più di eccellenza tanto che nella classifica di gradimento al primo posto si è piazzato l’Ammiraglia Frescobaldi ma al secondo posto proprio l’ottimo Ottiu di Rossini, ex equo con il Michele Satta di Bolgheri.

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