La Nuova Sardegna

Sassari

Raccolta dei rifiuti, 2 giorni di sciopero

di Gavino Masia
Raccolta dei rifiuti, 2 giorni di sciopero

La Commissione di garanzia ha spostato di una settimana la protesta, disattesi gli impegni per costituire il consorzio

04 marzo 2017
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PORTO TORRES. Le due giornate di sciopero del personale del cantiere di igiene urbana proclamato dalle segreterie territoriali della Fp-Cigl, Fit Cisl e Fiadel per il 17 e 18 marzo, slitteranno sicuramente alla settimana successiva (24 e 25 marzo)a causa dell’intervento della commissione di garanzia nazionale per lo sciopero. Cambiano i numeri ma non la sostanza di questa astensione dal lavoro, decisa dai sindacati uniti su forte sollecitazione da parte dei lavoratori nel corso dell’assemblea dello scorso 28 febbraio. «I lavoratori hanno ancora registrato malumore e disparità di trattamento tra uno e l’altro nel cantiere di Porto Torres – dicono i leader sindacali – a causa della divisione in tre società: la richiesta di sciopero è partita dagli stessi lavoratori, dunque, per la mancata costituzione della società consortile che permetterebbe la modalità di gestione del cantiere con un’unica azienda». Sono trascorsi ben dieci mesi dalla data di inizio dell’affidamento dell’appalto della gestione del servizio raccolta rifiuti solidi urbani e degli impegni sottoscritti da società e sindacati per la costituzione della consortile, che doveva essere operativa fin dallo scorso novembre. La parte aziendale ha comunicato che è in corso una trattativa per la cessione delle quote detenute nel raggruppamento temporaneo di impresa, da parte di Asa verso Energetica Ambiente, ma ancora non c’è stato alcun riscontro da parte di lavoratori e sindacati su questa eventualità e pure sulla paventata uscita di Asa dal Rti. È stato ribadito a più riprese che la gestione unica del servizio di igiene urbana consentirebbe di svolgere un servizio più efficiente a favore dei cittadini, di aumentare i guadagni aziendali e di ridistribuire equamente i carichi di lavoro tra gli operatori ecologici. Le organizzazioni sindacali e i lavoratori avevano dato il primo segnale di protesta dopo la rottura delle trattative tra le due aziende in merito alla firma dello statuto della consortile (aveva firmato solo la società Ambiente 2.0, ndc), e già lo sciopero di una sola giornata proclamato nelle settimane scorse aveva creato problemi di igiene pubblica in diversi quartieri della città a causa delle buste di rifiuti lasciate per strada. Niente è dunque cambiato da allora, nonostante l’impegno dei sindacati e la disponibilità dell’amministrazione comunale a favorire la nascita della consortile, e questo significa tradire la fiducia dei lavoratori e non cercare di assicurare una qualità del servizio decisamente migliore alla cittadinanza. «Vogliamo ribadire ancora una volta – concludono le segreterie di Cgil, Cisl e Fiadel – che questo sciopero, seppur duro, non è contro le aziende o contro l’amministrazione, ma per migliorare i servizi e il lavoro nell’interesse della stessa azienda».

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