La Nuova Sardegna

Sassari

Osilo chiede il rimborso dei tagli della spending review

OSILO. Anche il Comune di Osilo ha deliberato la richiesta di rimborso delle somme tagliate dal governo per la spending review nel 2013. Aumenta così il numero degli enti che, avvalendosi della...

02 marzo 2017
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OSILO. Anche il Comune di Osilo ha deliberato la richiesta di rimborso delle somme tagliate dal governo per la spending review nel 2013. Aumenta così il numero degli enti che, avvalendosi della sentenza della Corte costituzionale n. 129 del 2016 che ha dichiarato illegittima la norma che quei tagli prevedeva, si rivolgono allo Stato per chiedere indietro le somme indebitamente trattenute.

Da qui alla possibilità reale che quel rimborso venga riconosciuto – è la convinzione di molti – probabilmente ce ne corre e non poco. Se, infatti, tutti i circa ottomila Comuni italiani dovessero chiedere il famigerato rimborso, lo Stato dovrebbe sborsare la bellezza di 2 miliardi e 250 milioni di euro. Cosa che appare decisamente difficile, in tempi in cui l’esigenza è esattamente quella opposta, con la ricerca spasmodica da parte del governo dei 3 miliardi e 400 milioni che mancherebbero alla legge di stabilità 2017. Per cui, così come è accaduto in altri ambiti – vedi quello delle pensioni – c'è sempre la possibilità che alla fine venga adottata una qualche norma che consenta di aggirare la sentenza della Consulta.

Nel frattempo, comunque, i Comuni ci provano. Quello di Osilo aveva subito un taglio di 267.776 euro, dovuto all'applicazione dei criteri dei codici "Siope" (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), per una parte a spese proprie, e per una parte alle spese connesse alla gestione del Plus. Con la deliberazione n. 5 del 14 febbraio scorso, la giunta comunale autorizza il sindaco a presentare la richiesta di rimborso al Ministero dell'Economia e delle finanze e al Ministero dell'Interno.

Uno dei primi comuni in Provincia di Sassari ad adottare la delibera per il rimborso era stato Tissi. Man mano si sono aggiunti, fra gli altri, Cargeghe, Tempio, Banari, Sorso. Ed ora anche Osilo.

Nel frattempo, è arrivata un'altra buona notizia ad alimentare le speranze dei comuni per il recupero di somme indebitamente trattenute dallo Stato. Con una sentenza del Tar del Lazio dei giorni scorsi, è stato dichiarato illegittimo il decreto che comprendeva un taglio di 300 milioni di euro ai omuni sardi. «La sentenza del Tar Lazio che ha annullato il decreto sulla ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, anche per i comuni della Sardegna, sancisce un principio condivisibile - ha precisato l'assessore regionale Erriu, - che però riguarda la modalità di alimentazione e distribuzione del fondo nazionale di solidarietà comunale". (m.b.)

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