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In una raccolta i testi umoristici del poeta Paolo Conca

LAERRU. Ha il valore di una promessa mantenuta la presentazione dell’antologia poetica di Paolo Domenico Conca in programma a Laerru sabato 4 marzo (aula consiliare, ore 16). Per la prima volta gli...

01 marzo 2017
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LAERRU. Ha il valore di una promessa mantenuta la presentazione dell’antologia poetica di Paolo Domenico Conca in programma a Laerru sabato 4 marzo (aula consiliare, ore 16). Per la prima volta gli scritti di questo poeta improvvisatore verranno raccolti in un testo unico che comprenderà anche un saggio biografico del curatore del volume, Giovannino Piseddu, un appassionato cultore e divulgatore della poesia in limba. A volerne a tutti i costi la pubblicazione è stato il figlio di Conca, Paolino, che sfortunatamente non potrà vedere l’opera realizzata perché scomparso di recente. A farlo, in sua vece, saranno però gli amministratori di Laerru (il sindaco Pietro Moro e l’assessore alla Cultura, Marcello Tanca), il curatore dell’opera, Giovannino Piseddu e la poetessa Vittoria Calzaghe che, a partire dal 2005, in collaborazione con la Pro loco e il Comune, ha dato vita all’Ammentu, il memorial di poesia per ricordare Paolo Conca con il coinvolgimento di poeti e improvvisatori contemporanei provenienti da tutta la Sardegna. «Scomparso nell’81, Conca - racconta il suo biografo Piseddu - è stato un personaggio caratteristico, abbastanza conosciuto in Anglona e nei paesi limitrofi. Le sue liriche, a volte burlesche, non troppo impegnate, sono state sufficienti a descrivere in chiave umoristico-satirica la quotidianità locale e molti fatti di cronaca paesana». Ha lasciato una grande quantità di poesie, soprattutto sonetti e diversi indovinelli. «Avendolo conosciuto personalmente - dichiara Piseddu - fin dai primi anni ’70, durante le mie visite a Laerru, ricordo con piacere le simpatiche chiacchierate per parlare di poesia. A Perfugas era sempre molto atteso da amici e appassionati di poesia, e ogni visita diventava un’occasione per raccontare in anteprima le sue novità poetiche. I compianti Totoni Piga e Angelino Damiano erano da sempre i suoi interlocutori privilegiati. A loro in particolare, confidava dubbi e perplessità, prima di divulgare al pubblico le nuove creazioni poetiche». Cavaliere di Vittorio Veneto, il poeta Conca ha combattuto nella grande guerra, nel reggimento bersaglieri e trombettieri. Era particolarmente orgoglioso di rappresentare il corpo dei bersaglieri. Ne andava così fiero che, immancabilmente, in occasione delle celebrazioni del 4 Novembre, mostrava la sua divisa con il classico cappello piumato. (g.pu.)

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