La Nuova Sardegna

Sassari

Banari, borgo certificato che guarda al futuro

di Mario Bonu
Banari, borgo certificato che guarda al futuro

Per venerdì in programma un’assemblea per presentare il piano di sviluppo È l’unico centro del Nord Sardegna che partecipa al progetto europeo

01 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





BANARI. È l’unico Comune della Provincia di Sassari a far parte dell’associazione “Borghi autentici d’Italia”, quello di Banari. Vi ha aderito nel 2014, e da allora ne condivide la vocazione, che è quella di creare «una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità, realtà che decidono di non arrendersi di fronte al declino e ai problemi ma che scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di crescita». Per consolidare quell’appartenenza e per presentare il progetto “Borgo autentico certificato”, è stata convocata un’assemblea pubblica per venerdì 3 marzo, alle 17, nella sala consiliare del Comune. Interverranno il sindaco di Banari, Antonio Carboni e Carmelana Soddu, assistente tecnico di Borghi autentici d’Italia. «Durante l’incontro pubblico - si legge nel comunicato del Comune - si intende affrontare una lettura collettiva della situazione del borgo di Banari, per focalizzare criticità e punti di forza del sistema locale così come viene letto dagli attori socio-economici locali». Quello di “Borgo autentico certificato” - viene precisato ancora nel comunicato - è un progetto innovativo e unico a livello europeo basato sulla certificazione della qualità delle strategie e delle politiche pubbliche locali, con lo scopo di contribuire al miglioramento della qualità della vita nei Comuni della sua rete». Costituisce oggetto della certificazione, secondo ciò che si legge sul sito ufficiale dei Borghi autentici d’Italia, l’applicazione di un “Piano di miglioramento del borgo” di durata quinquennale, che consenta di «misurare l’impegno tangibile, da parte degli associati ai Borghi autentici, nella progettazione e nell’applicazione reale di un progetto di miglioramento continuo della struttura urbana, dei servizi verso i cittadini, del contesto sociale, ambientale e culturale, secondo un approccio basato sulla qualità diffusa e sulla coerente sostenibilità ambientale, economica e sociale». Il percorso consiste nella stesura, attraverso modalità di coinvolgimento e partecipazione dell’amministrazione e della cittadinanza, di un Piano di miglioramento, che deve rispondere ad una serie di criteri guida, principi e indicatori - obbligatori e volontari - indicati nel disciplinare tecnico volontario e nei suoi allegati predisposti dall’associazione Borghi autentici d’Italia. I Borghi autentici a livello nazionale sono 242, fra questi, la Sardegna fa la parte del leone con ben 51 borghi.

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative