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LA MAPPA »LO SPECCHIO DELLA CRISI

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SASSARI. Hotel a molte stelle che continuano ad accogliere i clienti nonostante la spada di Damocle della vendita all’asta. Alberghi che invece sono rimasti a metà, perché l’impresa è fallita, i...

28 febbraio 2017
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SASSARI. Hotel a molte stelle che continuano ad accogliere i clienti nonostante la spada di Damocle della vendita all’asta. Alberghi che invece sono rimasti a metà, perché l’impresa è fallita, i finanziamenti non sono arrivati o qualche autorizzazione è risultata non essere in regola. Ancora: luoghi dell’arte e della cultura che sono stati culla di eventi importanti e poi finiti nel dimenticatoio, perché i gestori hanno gettato la spugna e nessuno ha ancora avuto il coraggio di raccogliere la sfida. Tante storie da raccontare, racchiuse nel lungo elenco di beni all’asta. Alcuni dei quali hanno un enorme valore economico, perché sono frutto di investimenti a molti zeri. In testa, le strutture turistiche della Costa Smeralda e della Gallura. È qui che si trovano i beni più costosi tra quelli messi all’asta. Per esempio l’hotel La Coluccia a Santa Teresa di Gallura: un quattro stelle superiore che gode di ottime recensioni su Tripadvisor e che a giugno propone una stanza a circa 170 euro a notte. Tre piani immersi nel verde, all’interno di un parco di ciurca 6mila quadrati: tutto all’asta, prezzo stabilito 11milioni 600mila euro. In vendita anche l’hotel Palau nell’omonima località: il prezzo fissato è 13milioni 200mila euro. Tre piani, due piscine, vista sull’arcipelago: un piccolo paradiso finito all’asta. Come vista, non hanno nulla da invidiare le villette di Stintino, località Capo Falcone, vuote ormai da quasi 10 anni: 63 unità immobiliari divise in 9 comparti affacciate sul mare della Pelosa. Sono all’asta dal 2009, il prezzo è precipitato dai 7 milioni iniziali agli attuali 3,8. Quasi 6 milioni invece è stato valutato il complesso turistico mai realizzato nel comune di Sorso, lungo la strada verso Castelsardo: sulla carta un villaggio di seconde case, un piccolo paese dotato di servizi, negozi e ristoranti. Solo una parte è stata costruita e abbandonata, tutta l’area versa in uno stato di degrado. Doveva diventare un grande albergo a due passi dal mare anche il Rio Bados, a Olbia, a pochi metri dalla spiaggia di Bados: lo scheletro di cemento da 136 stanze è in vendita a 3milioni 240mila euro, il prezzo nel 2013 era tre volte superiore. Anche il cinema di Santa Giusta ha perso in pochissimo tempo oltre un terzo del suo valore: la multisala inaugurata nel 2001, con annesso piazzale e un grezzo che dove ospitare locali commerciali, è all’asta per 2miioni 109mila euro. Erano oltre 6milioni 700mila appena un anno fa. Sfiora i tre milioni, invece, la palazzina che a Sassari, nella zona industriale-commerciale di Predda Niedda, ospita la cassa edile del Nord Sardegna. E a proposito di zone industriali, sono tanti gli stabilimenti finiti all’asta a causa della crisi che ha messo in ginocchio il settore. Nel Sassarese, a pagare il prezzo più alto è Porto Torres: sono 4 i complessi all’asta, il più costoso è un capannone che produceva laterizi: il 16 marzo sarà in vendita a 2 milioni 985mila euro. (si. sa.)

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