Sparatoria di Oniferi: carcere per il feritore di Muredda e il complice
ILLORAI. Rimarrà in carcere Simone Marchi il 20enne di Gavoi accusato del ferimento del giovane di Illorai, Elia Muredda, durante una festa a Oniferi. E si è aggravata anche la posizione del...
ILLORAI. Rimarrà in carcere Simone Marchi il 20enne di Gavoi accusato del ferimento del giovane di Illorai, Elia Muredda, durante una festa a Oniferi. E si è aggravata anche la posizione del complice Francesco Pira, 22 anni, pure lui di Gavoi, inizialmente denunciato a piede libero. Ieri è stato arrestato con l’accusa di concorso in tentato omicidio. Ieri mattina Marchi, assistito dagli avvocati Michele Mannironi e Giovanni Porcu è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella e dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere, ha rilasciato dichiarazioni spontanee: «Non ho sparato per ammazzare Muredda ma perché ero spaventato, la discussione tra noi stava degenerando. Ho avuto paura perché rispetto a loro eravamo pochi. Sono intervenuto in aiuto al mio amico e ho sparato verso il basso per allontanarli» ha detto il giovane. Il giudice a fine udienza, ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare in carcere per l’indagato. Ha però derubricato il reato da tentato omicidio a lesioni personali aggravate, oltre a contestargli il porto in luogo pubblico di pistola e detenzione di arma clandestina. In sede di giudizio sarà poi, la perizia medico legale a stabilire se le ferite riportate da Elia Muredda potevano ucciderlo. Migliorano intanto le condizioni del giovane ferito. Elia Muredda lunedì è stato operato dai medici del San Francesco per l’estrazione di due proiettili (un terzo colpo era andato a vuoto); la prognosi per lui è di trenta giorni.
La lite, scoppiata all’esterno di una sala da ballo di Oniferi, sarebbe nata per motivi passionali. I due giovani, lo sparatore e il ferito, sarebbero stati fidanzati in momenti diversi con la stessa ragazza. Marchi avrebbe accusato il rivale di Illorai di fare delle avances a quella che ora era diventata la sua ragazza. Ma non si esclude che alla base del violento diverbio ci siano anche altri motivi.