Per non perdere i soldi se la vendita è a rate dichiaratelo nell’atto
Imiei figli sono furenti perché ho venduto una casa con annesso terreno edificabile. Ora vogliono impugnare l’atto sostenendo che l’acquirente non ha pagato tutto l’importo dichiarato. Questo è in...
15 febbraio 2017
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Imiei figli sono furenti perché ho venduto una casa con annesso terreno edificabile. Ora vogliono impugnare l’atto sostenendo che l’acquirente non ha pagato tutto l’importo dichiarato. Questo è in parte vero ma rientra nei nostri accordi, anche se non lo abbiamo messo per iscritto. Come posso tutelarmi? Quell’atto è valido lo stesso? Al momento della vendita non possedevo altri beni.
Premetto che il quesito non è notarile in quanto presenta aspetti di eventuale contenzioso. Se ho ben interpretato la sua richiesta, lei vuole sapere come potersi tutelare per ottenere la differenza di prezzo pattuito a fronte della vendita dell'immobile.
Se è stato dichiarato in atto che l’acquirente ha pagato solo una parte del prezzo, facendo risultare un residuo prezzo da pagare in seguito, basterà farsi rilasciare dal notaio una copia del contratto da poter utilizzare per intimare il pagamento al debitore e in caso negativo intraprendere l’esecuzione forzata dinanzi al giudice civile.
Se invece nell’atto di vendita è stato quietanzato l’intero prezzo, la dichiarazione che lei ha fatto consensualmente dinanzi al notaio non è più revocabile e l’atto rimane perfettamente valido. Infatti per richiedere la risoluzione del contratto per inadempimento è necessario portare in giudizio la prova che parte del prezzo dichiarato non è stato pagato effettivamente e ciò si può provare in giudizio con una prova scritta di tale accordo come ad esempio una controdichiarazione effettuata dopo la stipula del contratto, ovvero in subordine con la prova testimoniale ai sensi dell’articolo 2723 del codice civile, ma solo qualora al vostro accordo siano stati presenti eventualmente dei testimoni e se questo accordo sia stato effettuato successivamente alla formazione dell’atto pubblico.(Ufficio Studi Consiglio Notarile)
