La Nuova Sardegna

Sassari

tentato omicidio

Aggredì fidanzata, disposta perizia

Ventenne in aula, picchiò la compagna incinta con una spranga

15 febbraio 2017
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SASSARI. Una perizia medico legale è stata disposta dal giudice davanti al quale ieri mattina si è presentato Simone Niort, il ventenne sassarese accusato di tentato omicidio per aver picchiato la compagna incinta di poche settimane con un bastone e una spranga di ferro in preda a un raptus di gelosia. L’udienza è stata rinviata all’8 marzo per il conferimento dell’incarico.

Il giovane, a giugno dello scorso anno, era stato arrestato dai carabinieri dopo una lite furibonda con la fidanzata di 32 anni all’interno dell’appartamento di via Montello in cui la coppia era andata a vivere un paio di mesi prima. Niort, difeso dall’avvocato Marco Palmieri, dovrà rispondere anche di procurato aborto, perché la donna che aveva massacrato, dopo il brutale pestaggio aveva perso il bambino. Insieme al rinvio a giudizio a gennaio per il ventenne era arrivata anche la scarcerazione. Il giudice, dopo svariate richieste, aveva accolto infatti l’istanza della difesa e aveva concesso a Simone Niort gli arresti domiciliari con l’utilizzo del braccialetto elettronico a casa dei genitori.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri intervenuti subito dopo l’aggressione, erano stati i genitori della compagna a chiamare il 112, dopo che Simone Niort si era rifiutato di farli entrare in casa. La trentaduenne, quando la furia del giovane si era placata, aveva composto il numero di casa e aveva chiesto aiuto al padre e alla madre.

Prima di Natale il padre del giovane aveva lanciato un appello disperato ai giudici dopo un paio di tentativi di suicidio del figlio.

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