La Nuova Sardegna

Sassari

La nipote prediletta custode delle ultime volontà

Non c’è alcun obbligo di rivolgersi a un notaio ma è più sicuro

08 febbraio 2017
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Cari notai, sono una appassionata lettrice della vostra interessante rubrica. Sono una settantenne, non sposata e senza figli. Nel 2012 ho fatto un testamento olografo con cui ho stabilito di lasciare tutti i miei beni ai tre nipoti, figli di un fratello, ai quali mi rivolgo quando ho bisogno. Ne ho fatto triplice copia: una l’ho tenuta io, le altre due copie le ho (in buste sigillate) consegnate ad una mia nipote avvertendola di custodirle fino alla mia dipartita. I Secondo il vostro rispettabile parere potrei sin da oggi consegnare una copia al Notaio?

Gentile Signora, per inquadrare il caso ricordo alcuni principi generali in materia successoria. Il patrimonio ereditario si compone di una quota disponibile, ovvero di una quota che il testatore può lasciare liberamente a chiunque egli desideri, e di una quota indisponibile o di legittima, cioè di una quota di beni di cui il testatore non può disporre liberamente perché è riservata dalla legge a determinati soggetti legati da particolari legami (cioè il coniuge, i figli e gli ascendenti): questi soggetti sono appunto detti “legittimari” e ad essi la legge riserva una quota del patrimonio del de cuius. Nel suo specifico caso, non essendoci legittimari (ascendenti, discendenti e coniuge), lei può disporre liberamente del suo intero patrimonio. Infatti i fratelli, e a maggior ragione i cugini, nipoti e pronipoti in linea collaterale, non sono considerati dalla legge legittimari, e e non possono legalmente dolersi di disposizioni testamentarie che non li avvantaggino.

Se lei non avesse fatto testamento la sua successione sarebbe regolata dalle norme della cosiddetta successione “ab intestato” o “legittima”: in questo caso si avvantaggerebbero i parenti più vicini (fratelli e sorelle o in loro assenza i rispettivi discendenti), mentre sarebbero esclusi i parenti quelli più lontani.

Relativamente alla conservazione del testamento olografo si tratta essenzialmente di una questione di sicurezza: sia sotto il profilo della custodia del documento sia sotto quello della sua autenticità. Affidare il testamento olografo (scritto tutto di propria mano dal testatore) ad una persona di fiducia, come può essere il notaio, consente di tutelarne l’integrità materiale (affinchè non sia danneggiato o smarrito) e ne favorisce il riconoscimento della autenticità.

Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio

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