La Nuova Sardegna

Sassari

Erosione costiera a Stintino, il levante ha spazzato via metà della Pelosa

di Federico Spano
Erosione costiera a Stintino, il levante ha spazzato via metà della Pelosa

Davanti al bar-capanno ormai ci sono solo scogli e acqua. Il sindaco: «Fenomeno ciclico, le barriere funzionano»

04 febbraio 2017
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STINTINO. Il levante e il grecale, tra l'autunno e questa prima parte d'inverno, hanno vinto la battaglia contro il maestrale, per ridisegnare la Pelosa di Stintino, una delle spiagge più belle del Mediterraneo, ma anche una delle più fragili. L'ultima pennellata, in questa tela fatta di sabbia e acqua cristallina, è stata data dal vento di est alcuni giorni fa, durante le nevicate e le tempeste. La Pelosa che i turisti e i sardi hanno visto e fotografato la scorsa estate non c'è più. O meglio, la spiaggia si è spostata di diverse decine di metri, allungandosi verso la Pelosetta e la torre aragonese. Davanti al bar capanno ora ci sono solo scogli e mare. E prima di raggiungere la spiaggia, bisogna arrivare fino al termine della passerella per i disabili. Una situazione così, forse non si era mai vista. Le foto che mostriamo in questa pagina, realizzate con un piccolo drone, parlano da sole.

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La discesa a mare più estrema, quella vicina al ristorante la Pelosetta, che negli ultimi anni finiva sugli scogli e sull'acqua, ora porta di nuovo alla spiaggia. La sabbia, infatti, è arrivata ben oltre quel punto, e dalle immagini aeree è chiaro come l'intera spiaggia si sia spostata verso la Pelosetta. Se dovessero esserci altre intense giornate di grecale, non sarebbe strano vedere le due spiagge unite. Questi movimenti dell’arenile sono continui e del tutto naturali. Anche se quello che sta succedendo questo inverno, forse è un fatto inedito, almeno per dimensioni. Senza le barriere “salva-dune”, la situazione ora sarebbe ancora più drammatica.

«Si tratta di un fenomeno che si verifica ciclicamente con le mareggiate alimentate dal vento di levante – afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana –, pensiamo a un recupero con le mareggiate di maestrale che possono riequilibrare la situazione. È importante sottolineare, però, come le barriere che da dieci anni abbiamo installato sulla spiaggia, e alle quali periodicamente facciamo manutenzione, abbiano evitato l'erosione delle dune. A fine stagione confidiamo di partire con il progetto che consentirà di eliminare la strada asfaltata della Pelosa – conclude il primo cittadino stintinese – e questo permetterà di dare nuova vita alle collinette di sabbia che potranno così ricostituire un prezioso sistema dunale, in grado di alimentare la spiaggia».

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