La Nuova Sardegna

Sassari

Parco senza presidente il Comune dice basta

di Gavino Masia
Parco senza presidente il Comune dice basta

Questa mattina riunione di Consiglio e giunta nel palazzo di Cala Reale Si voterà un documento in cui si chiede alla Regione di accelerare la nomina

31 gennaio 2017
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PORTO TORRES. Da quasi un anno il ministero dell’Ambiente non provvede alla pubblicazione del decreto di nomina del nuovo presidente dell’Ente Parco dell’Asinara – dopo la scadenza naturale del mandato dell’avvocato Pasqualino Federici – e a distanza di dodici mesi anche il consiglio comunale ha deciso di riunirsi oggi sull’isola-parco per discutere di questo argomento attraverso una proposta presentata dalla maggioranza pentastellata.

Questa mattina, poco dopo l’arrivo del traghetto della Delcomar, consiglieri e giunta entreranno nella sala conferenze del palazzo di Cala Reale per esaminare due punti all’ordine del giorno: la nomina del presidente dell’Ente Parco e l’approvazione delle linee di indirizzo al sindaco. Il documento del M5S, in pratica, impegna Sean Wheeler ad attivare tutte le azioni necessarie a sensibilizzare la presidenza della Regione e il ministero dell’Ambiente verso una rapida definizione della nomina del presidente del Parco nazionale dell’Asinara.

Per la maggioranza che governa il Comune di Porto Torres, di cui l’Asinara rappresenta la metà del suo territorio, l’attuale situazione di un presidente facente funzioni individuato nel vicepresidente del Parco non andrebbe bene per un duplice motivo: «Non può avere, data la naturale temporaneità dell’incarico, la necessaria prospettiva di mandato conferito ad un presidente effettivo e inoltre l’impegno richiesto dal ruolo di presidente del Parco deve ritenersi a tempo pieno e incompatibile con altri incarichi pubblici». Questo significa che il M5S non ritiene opportuno che il vicepresidente dell’Ente Parco Antonio Diana, sindaco di Stintino, svolga quel ruolo all’interno del consiglio direttivo, considerato che lo stesso «Comune di Stintino non è presente all’interno del perimetro del Parco e non è rappresentato all’interno della Comunità del Parco». Una proposta di delibera che, all’atto pratico, aumenta ulteriormente la distanza con l’altro comune rivierasco, e potrebbe rendere altresì problematico il rapporto di collaborazione tra enti pubblici in occasione della discussione sui progetti integrati di Area vasta da realizzare attraverso fondi europei, strutturali e da programmi di iniziativa comunitaria e fondi privati. Oltre all’approvazione delle linee di indirizzo esposte nel documento, inoltre, la proposta del gruppo consiliare pentastellato chiede di dare mandato al sindaco di Porto Torres per dare corso a una manifestazione di interesse per raccogliere candidature alla presidenza dell’Ente Parco. Figure che secondo il M5S dovranno possedere delle caratteristiche imprescindibili: essere cittadini di Porto Torres o in alternativa svolgere la propria attività lavorativa nel territorio comunale da almeno 5 anni; avere esperienza nelle istituzioni, nelle professioni, ovvero di indirizzo o di gestione in strutture pubbliche o private; non ricoprire incarichi pubblici; essere in possesso di un diploma. Nella seduta odierna il consiglio comunale potrebbe discutere pure della toponomastica del borgo di Cala d’Oliva (altra proposta della maggioranza che ha creato polemiche in commissione), per dotare le vie e le piazze di quello che è considerato “il quartiere di Porto Torres” di nomi che indichino luoghi, storia e personaggi della cittadina turritana e dell’Asinara.

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