La Nuova Sardegna

Sassari

Elettrificazione dell’agro, polemiche sui ritardi

di Leonardo Arru
Elettrificazione dell’agro, polemiche sui ritardi

I consiglieri di minoranza di Villanova Monteleone presentano un’interpellanza «Gli imprenditori sono danneggiati, procedura a rilento da oltre nove anni»

27 gennaio 2017
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VILLANOVA MONTELEONE. I consiglieri di minoranza del gruppo “Per Villanova” hanno presentato una interpellanza in merito alla mancata conclusione dei lavori di elettrificazione rurale. Nella nota si lamenta come «sono trascorsi circa nove anni dell’aggiudicazione dei lavori per l’elettrificazione rurale nelle campagne di Villanova, e che alla data odierna non risultano ancora ultimati. Il Comune di Villanova era stato beneficiario, nel 2003, di un finanziamento dall’assessorato regionale dell’Agricoltura di 258mila euro, per interventi per la dotazione della corrente elettrica nelle aziende in località di “Su Monte” e di “Monte Minerva”. Ma solo nel mese di marzo 2008 sono stati aggiudicati definitivamente i lavori, alla fine di un contenzioso durato alcuni anni tra la Regione e l’Enel. Nella nota si rimarca inoltre «che si è reso necessario, perché gli utenti ne potessero usufruire e che l’Enel potesse prendere in consegna l’opera, la realizzazione di “rami” di bassa tensione, ma che ancora non risulta che agli allevatori sia stato attivato questo importante servizio. Inoltre, «accogliendo le lamentele degli allevatori, a tutt’oggi non sono stati liquidati ai legittimi proprietari le indennità di servitù o di esproprio dei terreni dove è stata posizionata la palificazione. «Ora - conclude la nota - trascorso un anno da quella data chiedono quando è previsto il termine ultimo dei lavori e quando le linee saranno prese in carico dall’Enel. L’amministrazione comunale replica con una nota, garantendo che «a brevissimo sarà effettuato l’allaccio elettrico alle aziende agricole interessate. Occorre però fare alcune precisazioni in merito alla responsabilità dei ritardi su tale opera. Il progetto di elettrificazione rurale per quelle aree ha avuto inizio nel 2004, sotto la giunta comunale Monti. Chi strilla oggi, però, deve avere anche il coraggio di dire che è sua la progettazione che non prevedeva assolutamente la realizzazione dei “rami” di bassa tensione. Ossia era stata progettata e realizzata un’opera monca, non funzionale e di fatto inutilizzabile. E, di fatto, lo stesso Monti, nella sua nota, ammette che era necessario realizzare i cosiddetti “rami” di bassa tensione per consentire la presa in consegna delle linee di elettrificazione rurale da parte dell’Enel. Conseguentemente, ottenemmo dall’assessorato regionale all’Agricoltura, l’autorizzazione ad utilizzare somme residue del primo finanziamento pari ad 32mila euro, oltre a 10.500 euro di fondi comunali, così da completare e rendere finalmente funzionale la rete. In questi giorni si sta concludendo la pratica, che prevede anche il collaudo in campo, e si confida che entro il mese di marzo i nostri allevatori possano finalmente richiedere all’Enel l’allaccio elettrico. Quanto al pagamento delle indennità di esproprio, comprese fra 20 euro e 750 euro per singolo proprietario, si provvederà alla liquidazione quanto prima».

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