La Nuova Sardegna

Sassari

Due volontari di Uri tra i terremotati

Due volontari di Uri tra i terremotati

Scelti dalla Protezione civile di Cagliari, hanno operato nel borgo di Castelsantangelo sul Nera

27 gennaio 2017
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URI. La Protezione Civile di Uri con la presenza di due suoi volontari ha preso parte alla missione di bonifica sui luoghi del terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso ottobre. Matteo Secchi e Matteo Sanna si sono avvicendati per dare il loro fattivo contributo tecnico e umano nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, un paese tra i più colpiti dal sisma, completamente sfollato, dove si sono concentrati gli sforzi della Protezione Civile Sarda occupandosi di raccogliere quotidianamente i dati relativi agli sfollati, verificare l’andamento dei sopralluoghi effettuati sulle abitazioni distrutte per certificare l’inagibilità affinché gli aventi diritto possano beneficiare degli aiuti previsti e verificare le varie criticità come per esempio la mancata assegnazione di moduli abitativi. Un lavoro che richiedeva una certa esperienza e qualifica (diplomati o laureati), per tale ragione la direzione regionale della Protezione Civile di Cagliari ha scelto i due volontari di Uri che, assieme ad altri pochi selezionati e a due funzionari sardi, sono andati sui luoghi del sisma per dare così il cambio ad altri tecnici che già operavano sul posto. «Sono state giornate, intense e faticose, ma cariche di emozioni - ha detto Matteo Secchi -. Nel container che ospitava il Centro operativo comunale di Castelsantangelo, trasformato in uffici comunali, abbiamo voluto lasciare la bandiera dei Quattro Mori, come testimonianza tangibile della vicinanza dei sardi al loro dramma. Al termine della nostra permanenza - ha proseguito Matteo Secchi - è stato un onore aver stretto la mano e abbracciato, i tecnici del luogo e il sindaco di Castelsantangelo. Non nascondo di aver avuto gli occhi lucidi nel salutarli con il nostro “a mezzus bidere”. Difficile sarà dimenticare anche la spaventosa esperienza di una scossa di terremoto (magnitudo 4.6) che ha tolto fiato e parola a tutti i presenti, scoprendo poi dalla tv che l’epicentro era stato localizzato proprio sotto i nostri piedi».

«Il lavoro che stanno svolgendo nostri volontari nel nostro territorio e spesso anche oltre confine è un motivo di orgoglio per l’intera comunità», ha detto l’assessore alla Protezione Civile Michele Fiori. «La nostra comunità - ha sottolineato la sindaca Lucia Cirroni - si è sempre distinta per la disponibilità e il forte spirito di solidarietà sempre presente e attivo in ogni occasione. In questo caso Uri ha dato il suo contributo concreto sul campo, grazie ai due volontari della Protezione Civile partiti per le Marche e al presidente Nicola Biddau, che da oltre 30 anni guida un’associazione sempre attiva e presente in tutte le più grandi emergenze. Siamo rimasti costantemente in contatto con i due volontari nel loro periodo di permanenza sui luoghi colpiti dal sisma, ora dopo il meritato riposo, li aspettiamo in Comune per raccontarci di persona la loro esperienza».

Franco Cuccuru

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