La Nuova Sardegna

Sassari

Insulti ai vigili urbani su Facebook, mamma denunciata a Sennori

Insulti ai vigili urbani su Facebook, mamma denunciata a Sennori

La donna li accusava di non aver presidiato l’ingresso a scuola durante un acquazzone

22 gennaio 2017
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SENNORI. Prima ha accompagnato il figlio a scuola sotto un acquazzone. Poi è rientrata casa e ha sfogato la sua rabbia su Facebooks contro gli amministratori e i vigili urbani di Sennori, accusati di non aver garantito il consueto presidio degli agenti fuori dall’istituto. Un post infuocato che potrebbe costare caro a una mamma di Sennori: dopo una settimana di indagini è stata denunciata per diffamazione aggravata.

È la mattina del 13 gennaio. Piove a dirotto e i genitori accompagnano i loro figli a scuola. Le elementari di via Marconi pullulano di ombrelli aperti e la strada è solcata da decine di auto e da fiumi di acqua piovana. La donna si indispettisce, carica Facebook e spara un post. Ci passano amministratori e vigili urbani. Uno in particolare, accusato di essere al bar invece che a lavoro. Il post macina fin da subito decine di like e altrettanti commenti pesanti.

Volano parole grosse, che rimbalzano fino al comando di polizia locale, dove il comandante Enrico Cabras avvia subito le indagini per risalire agli autori dei commenti infuocati. E nei giorni successivi riesce a identificarli. Dati e screenshot finiscono in un fascicolo che ieri mattina è stato inviato alla Procura di Sassari: l’ipotesi di reato è diffamazione aggravata.

La cosa buffa di questa storia non sono tanto le parole apparse sui social ma il fatto che il vigile, accusato di non essere in servizio, in realtà era al suo posto. Anzi, è rientrato in comando fradicio. «Mi dispiace che vengano strumentalizzate vicende senza conoscere realtà dei fatti – commenta il sindaco, Nicola Sassu –. È ora di finirla, prima di scriverne sui social è necessario che le persone si accertino dei fatti». Il primo cittadino protegge la sua squadra dagli attacchi sempre più frequenti che arrivano dai social network. «Accetto le critiche sull’operato, ma non accetto la diffamazione – continua il sindaco – perché in Comune lavoriamo per il bene del paese dalla mattina alla sera. Non è corretto che un vigile urbano venga insultato e accusato di non essere sul posto di lavoro, soprattutto quando invece era regolarmente in servizio sotto l’acquazzone». Negli ultimi giorni in paese la tensione si è alzata per alcuni post e commenti infuocati che circolano nella rete anche per altre questioni. «Per esempio sono stato accusato di essermi comprato un computer per Natale – conclude Sassu – mentre lo uso per lavorare e svolgere le funzioni di protezione civile, soprattutto quando mi trovo fuori sede in missione istituzionale».

Salvatore Santoni

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