La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, Usignolo di Sardegna e premio Logudoro: un’alleanza storica

di Barbara Mastino
Ozieri, Usignolo di Sardegna e premio Logudoro: un’alleanza storica

Sarà possibile presentare componimenti in musica Altra novità è la traduzione in italiano curata dagli autori

17 gennaio 2017
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OZIERI. Conferma la sua continua voglia di rinnovarsi il Premio Logudoro Ozieri di letteratura sarda, che nel bando della XXXV edizione appena pubblicato presenta diverse novità. La prima nasce dal successo di un’intuizione avuta lo scorso anno: la menzione per l’Ottava Bella, ovvero la poesia presentata per la sezione a tema imposto che presenta la maggiore musicalità. Lo scorso anno l’Ottava Bella che ricevette la menzione, scritta dall’ozierese Vittorio Sini, venne presentata in musica dal vincitore della gara di cantadores Usignolo della Sardegna Graziano Massaiu, autore di una pregevole esibizione. Un successo che ha spinto gli organizzatori, il sodalizio culturale intitolato ai poeti Cubeddu, Pirastru e Morittu, a istituzionalizzare il premio e l’esibizione, stringendo a questo scopo un accordo con il direttivo della società religiosa Beata Vergine del Rimedio che organizza la gara di cantadores nell’ambito dei festeggiamenti in onore della co-patrona che si svolgono a settembre, un mese prima della cerimonia finale del Premio. La collaborazione con la società del Rimedio non è nuova, perché già da un paio d’anni la società offre il premio per il migliore elaborato della prosa che viene trasformato in un cortometraggio diretto dal regista Gianni Langiu. Si tratta quindi di un semplice cambio di destinazione del premio in onore della Beata Vergine, che però in questo modo assume un valore storico e culturale ancora maggiore, collegando in maniera ancora più stretta il Premio Logudoro alla maggiore gara di cantadores dell’isola e alla festa all’interno della quale nacque quel grande capostipite che è il Premio Ozieri. Seconda novità, anch’essa scaturita da un’intuizione dello scorso anno, è che la presentazione degli elaborati che si farà all’interno della piccola antologia annuale li vedrà pubblicati non solo nell’originale scritto in limba ma anche in una traduzione in italiano (curata dagli stessi autori) proprio come avvenuto lo scorso nell’antologia che ha raccolto gli elaborati dell’ultimo decennio. Un altro esempio della volontà divulgativa del Premio, che negli anni aumenta il suo fascino nei confronti dei giovani, che sempre più numerosi vi partecipano. Significativa in questo senso anche la scelta del tema di quest’anno, “Su pane de s’anima”, un messaggio di speranza rivolto soprattutto ai giovani. È il titolo della sezione a tema imposto in lingua logudorese Monserrato Meridda, alla quale si affiancano quella a tema, versi e lingua liberi Salvatore Bertulu, quella dei racconti Gigi Sotgia e quella riservata agli studenti alle scuole (ai quali il premio sarà presentato in alcuni incontri in programma a breve). Manca invece la sezione religiosa intitolata al Cardinale Pompedda, che in quanto biennale tornerà nella prossima edizione. Info 079 7809046 e 333 7828073 o www.premiulogudoro.it. Il bando scade il 30 marzo prossimo.

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