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Sassari

Sassari, il Puc non si tocca: niente stop all’edilizia

di Vincenzo Garofalo
Sassari, il Puc non si tocca: niente stop all’edilizia

Il ricorso si riferiva solo all’Argentiera, il centro matrice è salvo

17 gennaio 2017
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SASSARI. Blocco scongiurato per le pratiche edilizie di mezza città. Dopo la sentenza con cui, il 31 dicembre, il Tar ha accolto il ricorso della Argentiera Spa, annullando la delibera con cui il Consiglio comunale il 31 luglio 2007 aveva allargato i confini del centro matrice nell’ex borgata mineraria affacciata sul mare, si temeva un salto indietro di dieci anni anche per l’urbanistica in città. La delibera cassata dai giudici del tribunale amministrativo, infatti, non solo allargava i confini del centro matrice dell’Argentiera, ma allo stesso tempo ridisegnava, restringendolo nettamente, il perimetro del centro matrice della città.

La sentenza. Allo stesso tempo la sentenza del Tar ha reso nulla la determinazione 1003 del 2007 con cui la Regione accoglieva, modificando di fatto il Piano paesaggistico regionale, i nuovi assetti dei centri matrice designati da Palazzo Ducale. La settimana scorsa l’assessore all’urbanistica, Gianni Carbini, e il dirigente del settore Pianificazione urbanistica del Comune, Claudio Castagna, hanno partecipato a un vertice che si è tenuto all’assessorato regionale agli Enti locali e Urbanistica, a Cagliari, proprio per risolvere la grana dei centri matrice, esplosa con la sentenza del Tar.

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Il centro matrice. L’incontro, il cui esito è stato spiegato ieri mattina alla commissione urbanistica di Palazzo Ducale dagli stessi Carbini e Castagna, ha sollevato il Comune e la città da un peso che avrebbe potuto schiacciare l’intero settore edilizio, già agonizzante per le ferite inferte da anni di interminabile crisi economica. «Come certificato nel verbale della riunione, in seguito alla sentenza del Tar non è necessario procedere ad alcuna variazione del perimetro del centro di antica e prima formazione della città di Sassari, che non era oggetto del ricorso ed è supportato da analisi e valutazioni in linea con le norme del Ppr», ha spiegato con un sospiro di sollievo il vicesindaco Carbini davanti al presidente della Commissione, Marco Manca e agli altri consiglieri comunali.

L’Argentiera. «Per quanto riguarda l’Argentiera invece, abbiamo deciso di non presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, ma di recepire la decisione del tribunale. Questo perché la pianificazione territoriale ha necessità di basi certe, non si può programmare aspettando il pronunciamento dei giudici, soprattutto se i tempi della giustizia amministrativa sono quelli che stiamo vedendo. Il ricorso dell’Argentiera spa è di quasi dieci anni fa».

La variante al Puc. Per rispettare la sentenza del Tar, il Comune presenterà una variante al Puc, con cui saranno eliminate le cartografie che riguardano il centro matrice dell’Argentiera. La variante dopo il passaggio in Giunta, in Commissione urbanistica e in Consiglio comunale dovrà superare i sessanta giorni utili per la presentazione delle eventuali osservazioni e quindi dovrà ottenere il parere di conformità dalla Regione.

Le modifiche. In seguito, come ha annunciato l’assessore Gianni Carbini, «interverremo di nuovo sull’Argentiera, perché il perimetro del centro matrice che andremo a ripristinare, così come lo ha individuato la Regione nel Ppr, non comprende l’antica miniera, e questo ci pare assurdo». Di sicuro le successive modifiche al centro matrice Argentiera saranno decise dopo una attenta concertazione con i privati, proprietari delle aree, per evitare in futuro nuovi contenziosi. Intanto i limiti del centro matrice della città resteranno intatti e le pratiche edilizie non subiranno alcuno stop o aggravio burocratico e paesaggistico.

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