La Nuova Sardegna

Sassari

Notte dei licei a Sassari, latino e greco contro la tirannia di internet

di Antonio Meloni
Notte dei licei a Sassari, latino e greco contro la tirannia di internet

L’Azuni e il Canopoleno hanno partecipato all’iniziativa che venerdì 13 ha animato oltre 300 Classici Tante le iniziative pensate per esaltare il pensiero critico come antidoto al rischio di omologazione

15 gennaio 2017
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SASSARI. La difesa del pensiero critico come antidoto al rischio di omologazione imposto dall’era digitale dove tutto sembra piegarsi alla tirannia di internet. Il ricorso ai classici non è più solo una scelta dettata dal gusto per gli studi umanistici, ma una strategia vincente capace di stimolare la mente creativa grazie alla quale si affrontano i problemi più disparati. Sono i temi al centro di un evento nazionale chiamato "La notte dei licei classici" che venerdì sera ha animato più di 300 scuole italiane tra cui l’Azuni e il Canopoleno. Nessun intento denigratorio nei confronti degli altri istituti, sia chiaro, tenuto conto del fatto che, comunque, lo studio e la conoscenza aprono la mente contribuendo a formare individui più consapevoli. Ma è innegabile, lo dicono gli esperti, il fatto che il greco, il latino e la filosofia stimolino la critica e la visione prospettica delle cose preparando il terreno alla riflessione e all’analisi. Di certo c’è il fatto che Rocco Schembra, il giovane professore di greco e latino che qualche anno fa, in piena riforma Gelmini, lanciò l’iniziativa nella cittadina di Acireale, in Sicilia, voleva trasmettere un messaggio semplice quanto importante: il liceo classico, oggi più che mai, è un corso di studi che garantisce una formazione a tutto tondo capace di stimolare pensiero critico e mente creativa.

Messaggio ricevuto e fatto proprio dai ragazzi dell’Azuni che alle 18 di venerdì si sono dati appuntamento nell’istituto di via Rolando per partecipare a un reading preparato dopo avere individuato e riletto alcune opere di letteratura classica. Per l’occasione gli studenti, stimolati dagli insegnanti, Nicola Cadoni e Stefania Gala, hanno lavorato su un progetto ideato da Loredana Parisi, bibliotecaria volontaria, che ha scelto di lavorare su un tema intrigante. Le mille contraddizioni della realtà contemporanea si prestano, infatti, a un rapido raffronto con la temperie culturale del periodo greco-romano dove la schiavitù era una prassi consolidata funzionale a quella società così rigidamente divisa in classi. Prendendo lo spunto da questi elementi è nata una riflessione a più voci dalle conclusioni per niente scontate: «Il lavoro - spiega Roberto Cesaraccio, dirigente del liceo Azuni - è servito a mettere in guardia i ragazzi dalle nuove forme di schiavitù, legate allo sfruttamento più o meno subdolo velato dalla promessa di un compenso di là da venire che spesso non è commisurato a una preparazione maturata in anni di studio e di sacrificio».

La serata è scivolata piacevolmente tra letture e declamazioni grazie anche all’intervento di due ex azuniani, il regista Antonello Grimaldi e l’attore Sante Maurizi, che hanno risposto volentieri all’invito della scuola. Di greco e latino si è parlato anche al Canopoleno, sede di liceo classico, dove la riflessione sui temi della "Notte" è stata affidata al potere evocativo dell’arte. La guida della serata, Ida Colagrossi, insegnate di Storia dell’arte, ha accompagnato il pubblico all’interno di una variegata pinacoteca allestita dai ragazzi attraverso l’esposizione di riproduzioni di opere famose, da Frida Kalo a Kilmt, da Andy Wharol a Bellini fino a Raffaello. Ancora, un’immaginaria intervista a Nerone e una recita tutta in latino per una serata davvero coinvolgente: «Deve essere chiaro che il greco e il latino - conclude Vannina Contini, dirigente dell’istituto di via Luna e Sole - sono altrettanto importanti quanto la fisica e la matematica e costituiscono la base di quella cultura europea che è tutt’uno con la nostra identità».

L’evento cade in un periodo delicato: in questi giorni, infatti, nelle famiglie, con grande patema d’animo, si discute sulla prosecuzione degli studi di tanti ragazzi che, licenza media sotto braccio, a settembre, dovranno varcare la fatidica soglia delle superiori.

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