La Nuova Sardegna

Sassari

La baracca di Elsa Sotgia ricostruita dagli “Angels”

I Guardian Angels impegnati nella sistemazione della baracca di Elsa Sotgia a Platamona
I Guardian Angels impegnati nella sistemazione della baracca di Elsa Sotgia a Platamona

La donna dell’Anonima sequestri vive da cinque mesi nella spiaggia di Platamona Il forte vento ha demolito la struttura, la 64enne non vuole spostarsi in un centro

15 gennaio 2017
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SASSARI. Intervento notturno dei Guardian Angels e di altri volontari per prestare soccorso a Elsa Sotgia, la donna di 64 anni che da più di cinque mesi abita in una baracca di fortuna davanti alla Rotonda di Platamona. Il vento ha demolito la fragile struttura e messo a dura prova (anche per il freddo) la resistenza della donna che vive da clochard e che finora ha rifiutato anche le opportunità che le sono state offerte per trovare ospitalità nei centri di assistenza.

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L’emergenza è scattata nella tarda serata di venerdì, quando uno dei volontari che stanno aiutando Elsa Sotgia - la donna che negli anni ’ 80 è stata tra i protagonisti dell’Anonima sequestri sarda - si è reso conto delle condizioni di gravi difficoltà nell’accampamento di fortuna. Così è scattato l’intervento con una squadra dei Guardian Angels che si è mossa per recuperare teloni e altri materiali utili per sistemare la baracca. Il vento, però, non ha concesso una tregua e per questo è stato necessario rinforzare la baracca con tiranti e protezioni laterali.

I volontari hanno cercato a più riprese di convoncere Elsa Sotgia a lasciare la baracca e accettare le proposte per andare - almeno in queste giornate particolarmente fredde - in una casa famiglia. La donna, però, ha rifiutato nuovamente l’invito e ha deciso di non muoversi dalla baracca di Platamona. I Guardian Angels hanno ripristinato le protezioni anche con l'aiuto di un ragazzo che evidentemente aveva visto la situazione di precarietà ed era andato anche lui ad acquistare dei teloni.

La situazione, però, resta critica, anche perché Elsa Sotgia non sta molto bene. Ai ragazzi con il basco rosso ha detto che il rumore del mare in burrasca e del vento «mi ha rintronata». Ha promesso che se il tempo non dovesse migliorare accetterà la proposta di lasciare l’accampamento di Platamona, ma solo per trasferirsi a Sassari, sempre per strada.

Elsa Sotgia vive a Platamona ormai da cinque mesi. Si era accampata sulla spiaggia a settembre, e per qualche mese la situazione era accettabile. Con l’arrivo dell’inverno, però, le condizioni sono cambiate e la donna - assistita da alcuni volontari - si è spostata più verso l’interno. Inutili tutti i tentativi, anche da parte dei Servizi sociali, di convincerla a spostarsi in un centro di assistenza per anziani.

«Non ci voglio andare in mezzo agli anziani – aveva detto l’ultima volta – voglio una casa, da qui non mi muovo».

Se le sue condizioni di salute dovessero peggiorare, è molto probabile che il suo trasferimento venga deciso con un trattamento sanitario obbligatorio.

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