La Nuova Sardegna

Sassari

Sangue: più richieste, pochi donatori

di Paoletta Farina
Sangue: più richieste, pochi donatori

E dal Piemonte quest’anno arriveranno meno sacche. Scarsa partecipazione alla campagna di Natale dei thalassemici

08 gennaio 2017
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SASSARI. L’emergenza sangue non si placa e anche le iniziative per coinvolgere i donatori non sempre danno i risultati sperati. Proprio ieri si è conclusa “Dona con gusto”, la periodica campagna per le donazioni promossa dall’Associazione Thalassemici Sardi onlus, ma il bilancio è andato al di sotto delle aspettative: nel centro prelievi del Palazzo rosa di via Monte Grappa sono state 306 le persone che hanno fatto dono della loro generosità. Una media di 17-18 donatori al giorno, dall’inizio delle giornate di sensibilizzazione che si sono aperte il 19 dicembre scorso.

Trecento donazioni o poco più sono ancora poche rispetto alle esigenze di un’isola che deve fronteggiare sia il morbo della thalassemia, che prevede trasfusioni periodiche per chi ne è colpito, e tutte le necessità di altri pazienti cronici, sia i malati di tumore, gli anziani e i casi acuti.

«Il fatto è che la domanda di sangue è in aumento mentre le donazioni restano stabili – afferma il responsabile del centro prelievi, Mario Manca –. Ci stiamo trovando a gestire emergenze quotidiane in cui l’urgenza di plasma si rivela altissima: di recente, ad esempio, per due pazienti colpiti contemporaneamente da un aneurisma e per un politraumatizzato, nel giro di cinquanta minuti sono state utilizzate settanta sacche. Quindi l’esigenza di avere scorte è più che giustificata nel momento in cui dobbiamo affrontare un aumento di richieste di sangue». L’obiettivo dell’autosufficienza rimane sempre ben lontano, nonostante proprio Sassari abbia in Sardegna il più alto numero di donatori con cinquemila all’anno. Grazie alla convenzione con la Regione Piemonte copriamo, tra alti e bassi, le richieste, ma ecco che proprio di recente, informa il dottor Manca, da Torino è arrivata la notizia che ridurranno la fornitura al centro prelievi sassarese di ottocento- mille unità di sangue all’anno. Questo perchè anche in Piemonte si è registrato un calo di donazioni, nonostante al Nord Italia siano sempre stati ai primi posti.

«Noi non ci stanchiamo mai di ripetere che serve la più ampia partecipazione possibile perché a ciascuno di noi o dei nostri cari può capitare, anche se certo non lo auguriamo a nessuno, di dover essere trasfuso – lancia l’appello il presidente dell’Associazione Thalassemici Sardi, Francesco Secondi –. Per questo siamo rimasti delusi dalla scarsa partecipazione alla nostra iniziativa “Dona con gusto” di questo Natale. Ci aspettavamo di più». Per coinvolgere il maggior numero di donatori, i thalassemici ce l’hanno messa tutta. Chi ha fatto il dono del proprio sangue ha ricevuto un omaggio, potendo scegliere tra una bottiglia d’olio, un vasetto di miele e un maglietta con il logo della campagna di sensibilizzazione. E ha potuto ricevere anche un assaggio di panettone. Peccato che al tavolo allestito nel centro prelievi con i doni gastronomici, per lunghe ore di queste due ultime settimane non siano arrivati che pochissimi donatori. Per tirare su i volontari, si sono offerti alcuni medici del reparto.

Però, passati i giorni di festa in cui forse donare è meno conveniente perché non si ha diritto al permesso dal lavoro, ci si augura una ripresa. Chi si reca al centro prelievi lo troverà aperto dalle 8 alle 17 e avrà a disposizione il parcheggio gratuito. E compirà un gesto di solidarietà.

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