La Nuova Sardegna

Sassari

Donazioni con la carta d’identità: a Sorso le adesioni si fermano a 22

di Salvatore Santoni
Donazioni con la carta d’identità: a Sorso le adesioni si fermano a 22

Nell’anno appena trascorso i sì all’espianto di organi non hanno raggiunto i risultati sperati “Colpa” della legge nazionale che prevede il consenso solo al rilascio o al rinnovo del documento

07 gennaio 2017
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SORSO. Esprime il consenso per donare gli organi? No, grazie. L’iniziativa del Comune per invogliare i cittadini a stampare il consenso alla donazione degli organi sulla carta d’identità non ha fatto breccia nei sorsensi. La novità è stata introdotta nel giugno 2016 dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, dopo aver recepito la proposta presentata a suo tempo in consiglio comunale dal vice capogruppo del Pd, Michele Roggio. Nonostante il voto unanime del consiglio comunale e una giornata informativa, nel 2016 sono arrivate soltanto ventidue richieste. Un primo tentativo di sensibilizzazione il Comune lo aveva fatto alla fine del mese di maggio del 2015 in occasione della giornata nazionale dedicata alla donazione e ai trapianti, organizzata dall’associazione Love for liver, in collaborazione con Aido e Croce rossa italiana. La storia simbolo al centro della giornata era quella di Daniela Asara, la 39enne di Sorso scomparsa nei mesi precedenti e il cui espianto degli organi ha permesso di salvare cinque vite. Ma nonostante i banchetti informativi allestiti per l’occasione, i cittadini di Sorso, nei restanti sei mesi del 2016 hanno risposto esprimendo una manciata (22) di consensi all’Anagrafe.

«Dando uno sguardo alle cifre attuali – commenta il consigliere Roggio – non possiamo dirci soddisfatti. Perché se le intenzioni e la volontà espressa allora in quella sede da parte di tutti risultavano chiare, il numero delle adesioni raccolte fino a oggi non è affatto sufficiente».

E quindi è tutta colpa dei sorsensi che non avrebbero recepito il valore dell’iniziativa? Non è proprio così. Il più grosso limite sta dentro la legge nazionale. Infatti, il ministero dell’Interno, interrogato dagli uffici comunali, ha emanato una circolare per spiegare che il consenso alla donazione può essere stampato sul documento soltanto all’atto del rilascio o rinnovo della carta d’identità.

In altre parole, chi volesse esprime il consenso alla donazione sulla propria carta d’identità in corso di validità, non può farlo. O meglio, potrebbe farlo con un escamotage sconsigliato, cioè chiedendo un duplicato della carta d’identità causa furto o smarrimento. «Questo è senz’altro un limite che non dipende dal Comune – riprende Michele Roggio – che finora ha fatto un passo avanti rispetto al passato. Ma di sicuro non possiamo e non dobbiamo ritenerci soddisfatti». Che fare per risalire la china nelle statistiche? «Servono azioni forti di sensibilizzazione – conclude il consigliere – e anche un maggior coinvolgimento da parte degli impiegati comunali nel fornire le giuste indicazioni al cittadino».

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