La Nuova Sardegna

COSSOINE. Anche Cossoine ha dato il suo prezioso contributo nella gara di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Con l’instancabile impegno della consulta giovanile, sono stati raccolti circa 2000 chili di beni di varia natura, che poi, attraverso un altro meccanismo di solidarietà fra comuni e privati si è riusciti a far pervenire al centro di smistamento di Rieti.

La raccolta è rimasta aperta per circa quattro settimane, nella sede della consulta (ex ufficio postale). Qua i cossoinesi, ma anche persone provenienti dai centri vicini (Thiesi, Pozzomaggiore) hanno conferito i loro doni da destinare alle popolazioni colpite dal sisma.

I ragazzi della Consulta hanno man mano provveduto a svolgere un meticoloso lavoro di smistamento e imballaggio, per preparare i colli da spedire. Ma i problemi si sono presentati al momento della spedizione del carico: i costi si sono rivelati proibitivi sia che si facesse ricorso ai corrieri, sia pagando un autotrasportatore che si prendesse tale incarico. A quel punto è scattata la seconda gara di solidarietà.

Attingendo a notizie di stampa, la consigliera comunale Alice Carboni si è messa in contatto con Patrizia Tola, una commerciante di Siniscola che aveva lanciato la stessa iniziativa nella sua zona, raccogliendo generi diversi, sia nel suo paese, che a Posada e Torpè. L’autotrasportatore Luciano Lai ha generosamente offerto la propria opera volontaria per il trasporto dei generi, mentre la Tirrenia ha offerto la traversata gratuita al mezzo.

E così, il 4 gennaio, il camion carico di 296 colli contenenti indumenti, giocattoli e generi alimentari, ha raggiunto il centro di smistamento di Rieti dove vengono organizzate le operazioni di stoccaggio e di distribuzione dei beni frutto delle donazioni provenienti da diverse parti d’Italia.

«E’ stata una esperienza straordinaria – afferma Alice Carboni, anche a nome della consulta giovanile – dove la cosa più bella è che l'iniziativa è stata voluta da ragazzi che molto spesso vengono giudicati come appartenenti a una gioventù apatica e insensibile, ormai completamente catturata dall'era tecnologica e iper-moderna, per avere il tempo di prestare attenzione a gesti tanto importanti».

« Ecco – conclude la consigliera comunale – quei ragazzi hanno saputo dare ai loro coetanei, a bambini, genitori, nonni, una scossa che porteranno per sempre nei loro ricordi». Per le migliaia di persone colpite dai terremoti, questa generosità sarà un ulteriore dimostrazione dell’affetto che la Sardegna e i suoi cittadini continuano a dimostrare.

Mario Bonu