La Nuova Sardegna

Sassari

Strage di cani a Laerru con veleno per lumache

di Donatella Sini
Strage di cani a Laerru con veleno per lumache

Allarme tra i proprietari e i cacciatori. Vittime delle esche anche altri animali Il corpo forestale e i carabinieri indagano per risalire all’autore delle uccisioni

03 gennaio 2017
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LAERRU. È iniziata a settembre e non sembra intenzionata a cessare, la moria di cani da caccia, da pastore o da compagnia, scomparsi dalla loro abituale dimora. In realtà, quella che sta ora assumendo i contorni di una vera e propria strage, va avanti da anni, ma era limitata a un piccola oasi.

Da qualche mese però, interessa tutto il territorio comunale. Alcuni cani non sono più tornati, altri sono stati ritrovati privi di vita. Nei pressi delle carcasse anche altri animali, anch’essi avvelenati: volpi, falchi, gatti, corvi, poiane e corvi reali. La strage coinvolge anche i cinghiali: l’ultimo ritrovato, qualche giorno fa è stato prelevato dai veterinari di Sassari, per effettuare gli esami sulle cause del decesso. Verosimilmente si erano nutriti, anche loro, dei bocconi avvelenati destinati agli amici dell'uomo.

Quando il fedele pelosetto di famiglia non torna a casa, ormai si vive nell’ansia che abbia fatto una brutta fine e purtroppo, spesso, non tarda ad arrivare la triste conferma. Qualche animale è stato salvato appena in tempo e, con le apposite cure, si è riusciti ad evitare il peggio.

Ma le storie a lieto fine sono la minoranza, nella maggior parte dei casi si perde per sempre l’amico a quattro zampe, con dispiacere e sofferenza per tutti, soprattutto dei piccoli di casa. E se per le famiglie è un dramma affettivo, per i pastori è un vero e proprio problema di lavoro.

Alcuni allevatori, a cui sono stati avvelenati i cani-pastore, hanno perso così i loro più preziosi collaboratori per la protezione del gregge, che rimane così esposto all’attacco delle volpi.

Da subito sono state fatte le apposite segnalazioni al Corpo Forestale ed ai carabinieri, che non escludono di procedere, a breve, con la denuncia del responsabile.

Intanto a Laerru, sono in allarme anche i numerosi cacciatori, molti dei quali hanno già subito perdite e temono per il destino dei loro animali. Le analisi effettuate hanno confermato la presenza, nei bocconi avvelenati, di diserbanti e metaldeide, cioè il comune veleno per lumache.

Quello dell'avvelenamento dei cani non è, purtroppo, una pratica isolata al centro anglonese. Qualche giorno fa, l' Aidaa ha promesso una ricompensa di 10 mila euro a chiunque fornisca informazioni utili, all'individuazione dei responsabili dei recenti episodi di avvelenamento di cani nelle campagne di Alghero.

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