La Nuova Sardegna

Sassari

Erbacce, buio e degrado la rabbia dei commercianti

di Barbara Mastino

A San Nicola proteste per la situazione di abbandono di piazza Caduti Ozieresi I titolari dei negozi: non chiediamo la luna ma solo di poter lavorare come gli altri

31 dicembre 2016
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OZIERI. Cresce il malcontento a San Nicola per la situazione di degrado di alcune zone del quartiere, in particolare l’ormai famigerata piazza Caduti Ozieresi. Un vero esempio di abbandono.

A far sentire la loro voce, ultimi ma non ultimi, sono tre giovani titolari di piccole imprese con sede proprio di fronte alla piazza: un barista, Salvatore Giordano, il titolare di un negozio di alimentari, Giuseppe Zicchittu, la proprietaria di un salone di toelettatura per cani, Vanna Demontis. Tre ditte che fanno dell’accoglienza e dell’igiene il loro biglietto da visita, e che pertanto lamentano forse più di altre la situazione di degrado, sporcizia e scarsa illuminazione della grande piazza di San Nicola.

Piazza Caduti, un’immensa distesa di piastrelle con sparuti alberi, siepi e panchine, non è di certo quella che si dice una vetrina. Nel pavimento, che già di suo presenta vari dislivelli, proliferano erbacce e sterpi; le panchine, o quello che ne resta, sono a loro volta ostaggio della vegetazione che cresce indisturbata e senza cura; le siepi, incolte, sono diventate tutt’uno con gli alberi; la luce data dai lampioni – a risparmio energetico come in altre parti della città – è pochissima, soprattutto al calar della notte, e ciò crea non poco pericolo. In questo ambiente “selvaggio” proliferano i topi, ai quali d’estate fanno compagnia tutte le possibili specie di insetti e parassiti. Una giungla, come in altre occasioni si è detto anche su queste pagine: un paesaggio che lungi dall’assomigliare a una piazza di quartiere dove dovrebbe svolgersi la vita sociale sembra piuttosto un luogo adatto alle escursioni degli esperti e appassionati del genere. Si ricorderà, per esempio, lo scorso anno nel mese di aprile che un bambino rimase ferito, per fortuna leggermente, dopo essere inciampato in una piastrella sconnessa. Un incidente che costò al Comune una denuncia da parte della famiglia del piccolo. Da lì però, poco o nulla è cambiato, e la piazza Caduti Ozieresi non è entrata nelle grazie di chi si deve occupare delle manutenzioni. La richiesta dei giovani imprenditori è quindi chiara e – come raccontano – è stata già più volte presentata all’attenzione dell’amministrazione e degli uffici, a cominciare da quello che si occupa delle manutenzioni: una maggiore attenzione, pulizia a fondo almeno un paio di volte all’anno, un’illuminazione più efficace. Nell’area immediatamente vicina ai negozi, sono gli stessi titolari a occuparsi della pulizia, della sistemazione del verde e delle siepi, ma la piazza è grande, e ci sono altri esercizi commerciali e soprattutto case, tante case.

«Non chiediamo certo la luna ma solo di essere messi in condizioni di lavorare bene e accogliere senza vergogna i nostri clienti – dicono Vanna, Giuseppe e Salvatore – ovvero di ricevere lo stesso trattamento che viene riservato ad altre piazze della città e dello stesso nostro quartiere, che non è certo un gioiello ma che ha zone molto più curate della nostra».

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