La Nuova Sardegna

Sassari

Fine lavori dopo la Befana per il centro di riciclo

Fine lavori dopo la Befana per il centro di riciclo

Slitta di un mese la chiusura del cantiere di via Ariosto annunciata per novembre Attesa per la struttura dove saranno raccolti arredi da destinare ai bisognosi

28 dicembre 2016
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SASSARI. La tempistica è stata (quasi) rispettata: i lavori per la realizzazione del centro di riuso e riciclo solidale saranno conclusi a gennaio. «Il 7 il cantiere sarà chiuso – assicura l’assessore all’Ambiente, Fabio Pinna –. È vero che il cronoprogramma prevedeva lo stop definitivo il 23 novembre, ma una serie di piccoli aggiustamenti e modifiche necessari al progetto originario lo hanno fatto slittare di un mese. Poi, per l’utilizzo reale della struttura, ci vorranno i tempi tecnici e l’avvio del servizio da parte delle associazioni di carità».

È una risposta indiretta ai Cinquestelle quella dell’assessore. Nei giorni scorsi la portavoce Desirè Manca, consigliera comunale di opposizione aveva sollevato “il caso” del centro di riuso di via Ariosto, definendolo «l’ennesima incompiuta» sassarese e accusando Fabio Pinna di non aver mantenuto le promesse sulla data di consegna dei lavori. Considerato che della struttura se ne parla dalla precedente giunta comunale che già allora aveva accolto le richieste delle associazioni di volontariato, si può capire che il M5S morda il freno. «Ma forse c’è stato un equivoco perché la mia promessa era relativa alla chiusura dei lavori, non alla loro consegna e alla gestione del centro », spiega l’assessore all’Ambiente.

Polemiche politiche a parte, la struttura del futuro centro di riciclo è ormai a buon punto. Completato all’interno il capannone che dovrà essere centro di raccolta per arredi che non meritano la discarica, ma possono essere riutilizzati per sopperire alle necessità di famiglie bisognose. Realizzato un ingresso da via Ariosto che ha posto problemi tecnici per una diversità dei piani del suolo, ma che consentirà ai fruitori e ai volontari del servizio di non incrociare i cittadini che si recano all’Ecocentro di via Montello per conferire i rifiuti. Resta da sistemare il piazzale e mettere in sicurezza una struttura cadente che vi si affaccia.

Intanto sono dodici le associazioni che hanno aderito al progetto e quattro di loro (Emporio della solidarietà di San Paolo, Alfa1, Chiesa Solus a Deus Sa Gloria e la Casa della Fraterna Solidarietà) hanno già messo ha disposizione una decina di volontari che opereranno per tutte. I cittadini potranno decidere di donare arredi in buono stato in beneficenza, ma sarà la struttura a decidere se siano adatti al riuso. Le associazioni si raccorderanno fra loro per indirizzare i loro assistiti al centro. «Il nostro è il primo progetto di questo genere in Sardegna, lo scopo è sociale – dice Pinna –. E infatti abbiamo lavorato insieme all’assessorato alle Politiche sociali». «L’iniziativa resta aperta anche ad altre associazioni – dice l’assessora Monica Spanedda – e sperimentale in quanto vedremo nel corso del tempo se sia necessario modificare alcuni aspetti. E siamo aperti anche alle proposte che potranno venire. Ad esempio, non escludiamo che si possa creare una cooperativa tra gli utenti che hanno potenzialità e professionalità per il restauro degli arredi e per un loro rientro nel mercato. Vogliamo che chi riceve capisca che può anche dare». (p.f.)

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