La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco Ladu difende il distaccamento Polstrada

di Barbara Mastino
Il sindaco Ladu difende il distaccamento Polstrada

Chieste spiegazioni sulla chiusura direttamente al ministro dell’Interno «Siamo stanchi di subire decisioni irrazionali che danneggiano il territorio»

15 dicembre 2016
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OZIERI. «Siamo stanchi di dover semplicemente prendere atto di decisioni senza neanche essere informati». Sono le dure parole del sindaco di Ozieri Leonardo Ladu in seguito al riemergere della notizia della chiusura del distaccamento di Polizia Stradale della città.

Il primo cittadino, che nei giorni scorsi ha discusso dell’argomento con una delegazione del sindacato di polizia Consap, prende nuovamente posizione contro la chiusura dopo il netto rifiuto espresso qualche mese fa a nome con il consiglio nella sua interezza. «Siamo stanchi - è l’amara riflessione di Ladu - di ridurre la nostra attività all’esclusivo impegno di contrastare lo smantellamento del sistema di servizi territoriali presenti a Ozieri, in alcuni casi giustificati da motivi oggettivi, derivanti da necessari processi di riorganizzazione, in altri da scelte irrazionali». È il caso, a detta di tutti, di quest’ultima scelta, poiché il presidio Polstrada di Ozieri copre un vastissimo territorio e, ultimo ma non ultimo, «benché depotenziato negli anni col ridimensionamento dell’organico, ha dati assolutamente significativi relativamente alle attività di esercizio, indicativi dell’impegno e della professionalità», dice ancora Ladu. La scelta è quindi «immotivata e inaccettabile», lamenta Ladu, che denuncia anche il fatto che il piano regionale di riordino delle sedi delle forze dell’ordine «parte dalle zone più in difficoltà e interne dove si pensa che le resistenze siano minori. A riprova di ciò - dice ancora il primo cittadino - lamentiamo il fatto che precedentemente era stato approvato un altro piano di tagli che non ricomprendeva Ozieri, ma evidentemente nel frattempo sollecitazioni politiche o di altro genere, poco trasparenti, hanno determinato la modifica delle indicazioni di sedi soppresse». «Qualcuno deve dare spiegazione e motivazione di tali variazioni» è la denuncia del sindaco Ladu, che chiede pertanto al ministro dell’Interno di riconsiderare le posizioni prese. «Siamo stanchi - dice ancora il primo cittadino - di essere considerati amministratori responsabili solo allorché ci facciamo carico delle grandi emergenze (vedi immigrati), siamo stanchi soprattutto di essere considerati carne da macello allorché occorre tagliare, ridurre e risparmiare». Negli anni a Ozieri ci sono stati tanti altri tentativi di chiusura di servizi, e alcuni sono stati sventati proprio grazie all’impegno dell’amministrazione in azioni che hanno sempre trovato, come in questo caso, il pieno accordo di tutte le componenti del consiglio comunale.

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