La Nuova Sardegna

Sassari

Lo scorrimento delle graduatorie non è un obbligo

Vorrei capire come funziona lo scorrimento delle graduatorie di concorso. Le spiego: ho fatto un concorso dove sono risultato idoneo non vincitore. Sono trascorsi quasi due anni ma non sono stato...

07 dicembre 2016
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Vorrei capire come funziona lo scorrimento delle graduatorie di concorso. Le spiego: ho fatto un concorso dove sono risultato idoneo non vincitore. Sono trascorsi quasi due anni ma non sono stato assunto e anzi per vie indirette ho sentito che l’ente dovrebbe fare un nuovo concorso.

Il lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione ha assunto nel tempo un profilo privatistico culminato nel D.Lgs. 165/01 che, tendenzialmente, lo equipara al lavoro prestato verso un comune datore.

L’articolo 97 co.3 della Costituzione, al contempo, prevede come regola di accesso a tale tipologia di impiego il concorso pubblico.

La querelle sulla validità temporale delle graduatorie di concorso per i partecipanti idonei, ma non vincitori, si è sopita proprio con il Testo Unico sul pubblico impiego che le “mantiene in vita” per tre anni. Entro tale termine, l’Amministrazione ha la possibilità ma non l’obbligo di utilizzare le graduatorie sicché dovrà compiere una scelta discrezionale: indire un nuovo concorso oppure rifarsi alla precedente graduatoria.

La giurisprudenza del Consiglio di Stato è pacifica nel ritenere che tra la indizione di un nuovo concorso e l’utilizzazione di una graduatoria già esistente, la seconda deve essere considerata «la forma ordinaria e prevalente in assenza di specifiche ragioni alternative». Incombe dunque sull’Amministrazione l’obbligo di motivare la sua scelta al fine di consentire agli eventuali partecipanti lesi di proporre ricorso al Tar entro 60 giorni per chiedere l’annullamento del provvedimento.

Per rispondere in maniera esauriente al nostro lettore, occorre dunque separare le strade: quando l’ente decide di indire un nuovo concorso vi è soltanto la possibilità di sindacare la scelta contestando profili di illegittimità; nel caso in cui, invece, facesse riferimento alla vecchia graduatoria, l’idoneo-non vincitore vanta un diritto all’assunzione che sarà possibile far valere davanti al Giudice ordinario senza intraprendere le vie giudiziarie di carattere amministrativo.

Pertanto la tutela dei diritti del cittadino passa inesorabilmente dalla determinazione della pubblica amministrazione a cui la legge affianca i diversi modi di azione legale.(Avv. Giuseppe Bassu)

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