La Nuova Sardegna

Sassari

corte d’appello

Detenuto morto in cella prime arringhe della difesa

SASSARI. Dopo la richiesta di tre ergastoli da parte dei pubblici ministeri Sergio De Nicola e Gian Carlo Moi per l’omicidio in carcere del detenuto Marco Erittu, ieri la parola è passata alle parti...

03 dicembre 2016
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Dopo la richiesta di tre ergastoli da parte dei pubblici ministeri Sergio De Nicola e Gian Carlo Moi per l’omicidio in carcere del detenuto Marco Erittu, ieri la parola è passata alle parti civili e ai primi difensori. Per quel delitto, in primo grado erano stato assolti - perché il fatto non sussiste - Giuseppe Vandi, Nicolino Pinna e l’agente della polizia penitenziaria Mario Sanna e con la stessa formula erano stato assolti dall’accusa di favoreggiamento Giuseppe Sotgiu e Gianfranco Faedda. In pratica, secondo i giudici della corte d’assise di Sassari, non era stato provato l’assassinio di Marco Erittu del quale si era autoccusato un altro detenuto, Giuseppe Bigella. Bigella aveva raccontato di aver ucciso Erittu su mandato di Pino Vandi poiché la vittima era a conoscenza di legami fra la criminalità sassarese e quella barbaricina, soprattutto in relazione alla morte del farmacista di Orune Paoletto Ruiu e dell’omicidio del giovane di Ossi Giuseppe Sechi.

Ieri hanno preso la parola i patroni di parte civile Marco Costa e Lorenzo Galisai e il difensore di Nicolino Pinna, Luca Sciaccaluga. Il processo è stato aggiornato a martedì, per le arringhe degli avvocati Mattia Doneddu e Gabriele Satta.

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative