Sorso, i carabinieri in Comune indagano sul caso scuolabus
di Salvatore Santoni
Acquisita la documentazione sul servizio di trasporto svolto per diversi anni dalla Valeri Transport La ditta continua a portare gli alunni a lezione dopo aver trovato un accordo privato con le famiglie
02 dicembre 2016
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SORSO. I carabinieri indagano sul caso scuolabus. Nei giorni scorsi, i militari della stazione di Sorso si sono presentati al municipio per acquisire centinaia di pagine di documenti relativi al servizio di trasporto scolastico. La vicenda era finita al centro di una bufera culminata con l’occupazione dell’aula consiliare da parte di sessanta famiglie, che avevano presentato formale denuncia in caserma, e aveva anche scatenato le proteste del sindacato della Fit-Cisl.
Il blitz. I carabinieri di Sorso, guidati dal comandante Alessandro Masala, hanno bussato alla porta del segretario generale del Comune, Michele Pasca, per acquisire una serie di fascicoli del servizio di scuolabus. Dalle scarne indiscrezioni che trapelano dalla cortina di riserbo che circonda le indagini, nel setaccio dei militari sarebbero finite centinaia di pagine di documenti.
Una fitta serie di dati che ora saranno analizzati dagli investigatori alla ricerca di indizi utili a ricostruire una vicenda che di mese in mese, di settimana in settimana si è trasformata in un ginepraio.
Flashback. La questione è arrivata sul tavolo dei carabinieri quando i genitori sono andati a denunciare il Comune perché lo ritenevano inadempiente sul servizio pubblico. Nel frattempo, grandi proteste erano arrivate anche da parte della Fit-Cisl, che in una nota del segretario provinciale Giuliano Deliperi aveva attaccato duramente la gestione della vicenda da parte dell’amministrazione .
La questione scuolabus era stata portata anche all’attenzione del consiglio comunale dalla consigliera del Pd, Daniela Ruiu, che all’assessore ai Servizi sociali, Angelo Agostino Spanu, ha chiesto di chiarire alcuni punti oscuri. Una tra tutte, la questione dei mezzi concessi in nolo alla ditta che fino all’anno scorso gestiva l’appalto. E ancora non è chiaro se si tratti di un nolo oneroso o meno. Prima ancora, era stato il vice capogruppo del Pd, Michele Roggio, a far notare le continue proroghe dell’appalto avvenute negli ultimi anni.
Appalto&proroghe. La ditta, la Valeri Transport di Silvia Valeri & C. Sas, nel 2011 si aggiudicò la gestione del servizio trasporto degli alunni per tre anni scolastici offrendo poco più di 137mila euro, con un ribasso sulla base d’asta dell’8,5 per cento. Poi arrivarono circa due anni di proroghe contrattuali, e i licenziamenti degli autisti che sono avvenuti alla fine maggio di quest’anno.
Nuovo servizio. Ora sulla carta l’appalto con la Valeri Transport non c’è più, ma in pratica il trasporto degli scolari continua ad andare avanti con la stessa ditta, tramite un accordo privato tra famiglie e società. Questo perché l’amministrazione comunale quest’anno ha deciso di erogare alle famiglie un contributo chilometrico (40 centesimi a chilometro) al posto del classico servizio di trasporto pubblico. E fin qui niente di strano: si tratta di una facoltà che la legge garantisce ai Comuni.
La riunione. I dubbi della minoranza cominciano nel momento in cui l’amministrazione organizza una riunione con i genitori degli scolari per spiegare il cambio di programma: contributi al posto del servizio garantito dal Comune.
«A quella riunione – ha fatto notare in aula la consigliera Ruiu – era presente anche la stessa ditta che ha gestito il servizio fino all’anno scorso». Una circostanza che ha sollevato più di qualche perplessità tra i banchi della minoranza e anche tra alcuni genitori.
Fatto sta, che le famiglie hanno poi deciso di aderire all’offerta proposta dal privato e hanno anche chiesto al Comune di girare il contributo di ognuna di loro direttamente alla società Valeri Transport per il servizio.
