Sassari, lavoratori Tim in piazza per avere certezze sul loro futuro
Protesta davanti alla Prefettura, il 13 dicembre sciopero generale
SASSARI. Lavoratori ex gruppo Telecom, ora Tim, in piazza ieri pomeriggio per chiedere certezze sul loro futuro. La manifestazione si è svolta davanti alla sede della Prefettura ed è stata promossa da Slc-Cgil, FisTel-Cisl e Uilcom-Uil insieme alle Rsu di Tim Sardegna.
L’obiettivo era quello di fare arrivare al Prefetto un documento nel quale sono racchiuse le motivazioni che - il prossimo 13 dicembre - saranno ribadite nello sciopero nazionale.
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I sindacati ieri hanno ricordato che da anni il gruppo ex Telecom Italia ha messo in atto un processo di riorganizzazione dei conti e del lavoro, con una conseguente contrazione dell’occupazione e il taglio delle retribuzioni di gran parte dei dipendenti. C’è stato il ricorso agli ammortizzatori sociali (solidarietà) e il taglio degli elementi variabili. Passaggi che sono avvenuti con la firma di accordi che sono stati siglati anche dalle organizzazioni sindacali attraverso percorsi che, comunque, miravano a un progressivo miglioramento dei bilanci, dell’organizzazione e, quindi, a garanzia dei livelli occupazionali.
L’ultimo atto - la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale - è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Una prepotenza che non possiamo accettare – hanno sottolineato i sindacati – e per questo abbiamo chiesto l’intervento delle direzioni territoriali del lavoro». Le organizzazioni sindacali ribadiscono che al momento manca un piano industriale a medio termine e i lavoratori sono preoccupati, anche per l’incertezza costante che dura da anni. (g.b.)