La Nuova Sardegna

SASSARI. Ancora militare di leva nella caserma La Marmora in piazza Castello realizzò nel 1996, in onore dei Sassarini, su incarico dell’allora comandante della Sassari, il generale Gian Gabriele Carta il fregio in bassorilievo (in tre esemplari) in elementi in cotto dipinti e assemblati, che riproduceva lo stemma della Brigata Sassari al momento della costituzione nel 1915.

Un lavoro che costò non poca fatica al giovane artista sassarese Genesio Pistidda, che all’epoca dovette progettare prima e plasmare poi con le mani e il senso della proporzione un decoro d’araldica militare, realizzata in terracotta e oro zecchino, che mai prima aveva avuto una resa tridimensionale, oltretutto in una scala notevole.

Un impegno premiato, con i tre fregi che dal 1996 campeggiano nel cortile d’onore del comando Brigata della caserma La Marmora in piazza Castello a Sassari, nella corte d’onore della caserma Monfenera a Cagliari e nel monumento ai Caduti della Brigata Sassari nella pineta di Baddimanna a Sassari.

L’esemplare esposto nella caserma La Marmora si è però negli anni danneggiato. Ed è stato restaurato nel 2007 in malo modo, usando tecniche di consolidamento, attrezzi e materiali inappropriati, oro falso, colori e stucchi sbagliati e firma cancellata.

E allora, a 20 anni di distanza, e ancora una volta senza chiedere soldi a nessuno, Genesio Pistidda, nel mentre diventato un affermato artista, si è rimesso al lavoro. E ha restaurato la targa, restituendo piena leggibilità e freschezza cromatica al simbolo della Brigata Sassari, tanto amata e rispettata a Sassari, in Italia e nel mondo.

Un’opera delle dimensioni di 150x120 realizzata in terracotta e oro zecchino, accompagnata da un testo storico e di ricerca curato dallo storico Alessandro Ponzeletti, che torna al suo splendore. E che oggi verrà riposizionato nel cortile d’onore del comando Brigata della caserma La Marmora.