La Nuova Sardegna

Sassari

L’Udc di Alghero “avverte” gli alleati

di Gian Mario Sias

Usai al sindaco Bruno: «La nostra pazienza non è illimitata» L’intervento ha animato l’assemblea precongressuale

28 novembre 2016
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ALGHERO. «La nostra pazienza non è illimitata». Il leader maximo dell’Udc algherese, Antonello Usai, avverte il sindaco Mario Bruno. All’assemblea precongressuale del partito, ospitata due sere fa dal centro commerciale “In centro”, il vicesindaco si è rivolto a Bruno, seduto in prima fila come ospite. «Serve più incisività, dobbiamo dare ai cittadini le risposte che si attendono, bisogna fare di più», ha detto il decano della politica algherese al suo ex discepolo. «Dai bisogni della casa al problema dell’occupazione – gli ha spiegato – servono risposte credibili». Altrimenti «la rabbia farà crescere il voto di protesta».

La ricetta di Antonello Usai per uscire dalla crisi è quella che nelle scorse settimane aveva spiazzato il resto della coalizione. «Alghero deve puntare su edilizia e turismo», è la convinzione del deus ex machina degli scudocrociati catalani. Come assessore dell’Urbanistica, ritiene che occorra «confermare quel che dice il programma della coalizione, soprattutto nel capitolo dedicato a Maria Pia».

 Antonello Usai ha rilanciato la proposta di fare dell’area che corre lungo la litoranea, tra la cinta urbana e Fertilia, un parco attrezzato, all’interno del quale deve trovare spazio un numero consistente di posti letto alberghieri. Per colmare il gap creato dalla chiusura di venti alberghi in venticinque anni, ad Alghero servirebbero 6mila nuovi posti letto. Non si devono fare tutti a Maria Pia, «ma in quell’area i posti letto non possono essere quelli della casa del custode del palazzo dei congressi», è l’affermazione densa di ironia e una spruzzatina di polemica verso chi propone idee alternative.

Fatta la tara tra quanto detto e quanto lasciato intuire, è immaginabile che per l’Udc la ricettività alberghiera a Maria Pia debba poter contare su un migliaio di letti nuovi di zecca. Sempre in tema di pazienza, di accordi elettorali, di coalizione e di programmi, Antonello Usai ha manifestato decisamente poco entusiasmo per i movimenti a sinistra della compagine che governa a Sant’Anna.

«Il quadro politico deve essere quello che ha vinto le elezioni», è il secondo avvertimento affidato a Mario Bruno perché metta al corrente gli alleati. «Ora la “coalizione-matrioska” presenta nuovi contenitori – è la sua analisi spietata – con i quali non abbiamo stretto alcun accordo». Il riferimento è ai Rossomori, che debutterebbero in giunta con l’adesione di Natacha Lampis, assessora delle Attività produttive, a sua volta sempre più lontana dal consigliere politico di riferimento. Alle elezioni, Sinistra civica era composta da Sardegya i llibertat, Pdci e una parte di C’è un’Alghero migliore.

Oggi, è la lamentela di Antonello Usai, anche i Rossomori diventano partner «senza che nessuno ci abbia consultato». Non va bene il metodo, ma neanche il merito, perché in quella lista figurano «elementi che ieri ci sputavano contro», ha detto Usai senza troppi giri di parole. «Esigiamo il rispetto dei patti».

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