La Nuova Sardegna

Sassari

Al carcere di Bancali una carenza di 110 agenti

Al carcere di Bancali una carenza di 110 agenti

Il segretario generale della Uil Penitenziaria in visita nell’istituto di pena: «Il 29 a Roma in piazza anche per il caso Sassari»

20 novembre 2016
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SASSARI. «Una consistente carenza organica nei vari ruoli pari a 110 unità». A tanto ammonterebbe - secondo il segretario generale della Uil Penitenziaria Angelo Urso - il deficit di agenti all’interno del carcere di Bancali. Due giorni fa il rappresentante sindacale ha fatto visita all’istituto di pena inaugurato nell’estate di tre anni fa e ha disegnato un quadro abbastanza preoccupante. «Hanno voluto trasformare la Sardegna in una “grande Asinara” - si legge in una nota del sindacato della polizia penitenziaria - senza prevedere l'incremento del personale di negli Istituti. Il 29 novembre 2016 manifesteremo davanti al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a Roma anche per le problematiche sarde». Secondo quanto ha potuto constatare il segretario generale della Uil Penitenziaria Angelo Urso la carenza all’interno del carcere di Bancali interessa anche i ruoli intermedi che devono coordinare i servizi degli agenti. «Le poche unità in servizio vengono distolte dai loro compiti principali - spiega il sindacalista - per effettuare le videoconferenze dei detenuti al 41 bis presenti in Istituto». E una così grande carenza di personale non può che influire sulle ferie e sui permessi degli agenti costretti, secondo i sindacati, a turni massacranti. «Il personale - aggiunge Angelo Urso - deve ancora fruire di 12822 giorni di congedo ordinario, di cui 2881 giorni relativi gli anni precedenti». E in una situazione così al collasso non possono non mancare quelli che i sindacati definiscono “eventi critici”. «Dall’inizio del 2016 se ne sono verificati 56 - spiega Urso - di cui 7 aggressioni a danno del personale e 8 tentati suicidi di detenuti che sono stati sventati grazie all’intervento tempestivo della polizia Penitenziaria. Sono inoltre state effettuate 950 traduzioni e 33 piantonamenti in luogo esterno di cura che hanno interessato 1642 detenuti e l’impiego di 5061 agenti». Dopo la visita all’interno del carcere di Bancali si è riunito l’esecutivo regionale della Uil durante il quale è stata analizzata la situazione del distretto. «Purtroppo lo scenario dipinto è desolante - si legge nella nota del sindacato - non si riesce ancora ad assegnare un direttore in ogni istituto così come i funzionari non sono sufficienti per ricoprire le varie sedi dove necessita la loro assegnazione. Caso emblematico proprio l’istituto di Sassari dove non sono ancora stati ricoperti il coordinamento del Nucleo traduzioni e piantonamenti e il vice comando con i funzionari. Gli istituti sardi ospitano detenuti al “41 Bis” e “alta sicurezza” - si legge ancora nella nota - più è alto il livello di sicurezza richiesto, più dovrebbero essere sufficienti gli organici, Amministrazione e Governo hanno il dovere di prestare attenzione alle esigenze dell’isola e devono essere garantiti interventi finanziari con adeguata integrazione degli organici».

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