La Nuova Sardegna

Sassari

Gli anziani di Nughedu avranno una casa aperta

di Barbara Mastino
Gli anziani di Nughedu avranno una casa aperta

Al via i lavori per realizzare nell’ex scuola una comunità alloggio integrata La struttura potrà ospitare fino a quaranta persone e darà lavoro ad altre venti

19 novembre 2016
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NUGHEDU SAN NICOLO’. Al via i lavori per la realizzazione della comunità alloggio integrata per anziani che avrà sede nell’ex edificio scolastico, che secondo il programma avranno termine entro l’aprile del prossimo anno. L’opera, affidata alla ditta sassarese Tecno Impianti Srl, ha un importo complessivo di circa 300 mila euro. L’obbiettivo dell’amministrazione comunale è quello di attivare un servizio di accoglienza per gli anziani aperto al territorio, dinamico nella programmazione, partecipe alle iniziative sociali e culturali, affinché gli ospiti si sentano inseriti nel contesto sociale di appartenenza. Nascerà quindi una struttura a basso impatto, di piccole dimensioni, che ospiterà persone con età superiore ai 65 anni, totalmente o parzialmente autosufficienti, che necessitano di una vita comunitaria e di reciproca solidarietà.

«La struttura - spiega il sindaco Michele Carboni - dovrà garantire uno sforzo continuo di interazione e collaborazione tra gli ospiti e le varie figure operanti e, se necessario, col Comune stesso, al fine di facilitare l’azione ed il recupero delle individualità di ciascun soggetto in una logica di “rete” e favorire la creazione di un contesto territoriale funzionale al raggiungimento degli obbiettivi». Non quindi una classica Casa di Riposo, ma una struttura che offre un servizio polivalente, stimolante e dinamico, favorito dal contesto in cui è inserita la struttura, riservato a persone di Nughedu e del territorio.

La gestione sarà affidata in concessione e avrà anche altri ruoli: l’obiettivo è quello di farne il polo delle iniziative sociali, culturali, informative e di socializzazione rivolte alla terza età oltre che un ambiente protetto per l’anziano ospite. «Questo progetto - prosegue il sindaco - oltre che rappresentare per gli anziani una possibile risposta al “bisogno di residenzialità” finalizzato a favorirne l’autonomia di vita e i percorsi di crescita, persegue anche le finalità in tema di lotta allo spopolamento che prioritariamente ci siamo riproposti come programma elettorale. Se infatti consideriamo che saranno avviate al lavoro oltre venti persone nelle varie figure professionali, che saranno ospitati almeno quaranta anziani e che godranno anche dell’interazione dei familiari per i quali saranno predisposti appositi programmi, si avrà un rilevante effetto moltiplicatore delle possibilità occupazionali per l’intera comunità che avrà l’opportunità di fornire tutti i servizi interconnessi, quali pulizie dei locali e delle aree circostanti, forniture alimentari, lavanderia, attività d’intrattenimento e quant’altro».

«La storia della comunità per anziani - racconta Carboni - era iniziata, come si ricorderà, dopo la chiusura delle scuole a seguito del ridimensionamento scolastico, quando l’amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Dario Fenu, si trovò a dover decidere sul futuro di una struttura polifunzionale, collocata in un contesto ambientale e climatico ottimale, dotata di ampi spazi adeguati sia per la sosta delle vetture, sia per qualsiasi attività all’aria aperta. Dopo varie valutazioni e concorsi di idee, si concluse che il miglior utilizzo possibile dell’ampio caseggiato, non poteva che essere quello della riconversione in comunità alloggio integrata. Tale soluzione permette da un lato il recupero totale di un’ottima struttura, dall’altro la creazione di almeno venti posti di lavoro e la realizzazione di un indotto che avrà ottime ricadute sull’intera comunità».

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