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Corona e preghiere per i caduti in nome della pace

Corona e preghiere per i caduti in nome della pace

CHIARAMONTI. I bambini delle scuole con i loro lavori, le insegnanti e il dirigente, il sindaco Marco Pischedda con altri amministratori, ma anche la sindaca e vicesindaca elette nel Consiglio dei...

12 novembre 2016
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CHIARAMONTI. I bambini delle scuole con i loro lavori, le insegnanti e il dirigente, il sindaco Marco Pischedda con altri amministratori, ma anche la sindaca e vicesindaca elette nel Consiglio dei ragazzi, i barracelli, i carabinieri della locale stazione, rappresentanti della Brigata Sassari e dei carabinieri in congedo, sezione Carbonazzi di Sassari, il parroco don Paolo Tirotto che ha celebrato la messa, molti cittadini. C’erano tutte le componenti della comunità alla cerimonia celebrata la mattina del IV Novembre per ricordare l’anniversario dell’Unità nazionale e in particolare i caduti della prima mondiale e di tutte le guerre. Le autorità nel loro, e doveroso, ruolo istituzionale, gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria, prima, seconda e terza media che hanno partecipato con compostezza a tutte le fasi della cerimonia, in attesa del momento, poi saltato per mancanza di tempo, che con i loro cartelloni, pensieri e racconti li vedesse almeno coprotagonisti, e non solo spettatori, di un momento comunitario così importante. Prima la messa celebrata in parrocchia all’arrivo delle autorità, poi in corteo, aperto dalla coppia di bimbi in abito tradizionale, fino al monumento che Chiaramonti ha dedicato «ai suoi figli morti per la Patria». Molti i momenti solenni e toccanti: la deposizione della corona d’alloro, l’alzabandiera e la lettura dei nomi di tanti giovani chiaramontesi morti per una Patria libera, unita e in pace.

Letizia Villa

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