La Nuova Sardegna

Sassari

Dopo l’aggressione manette e prelievo del Dna

di Luca Fiori
Dopo l’aggressione manette e prelievo del Dna

Due cugini di Sorso, arrestati per aver colpito i carabinieri, sono i primi a finire nel nuovo data base

30 ottobre 2016
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SASSARI. È finita con un triste primato la notte brava di due cugini di Sorso che all’alba di ieri sono stati fermati dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Sassari per lesioni e oltraggio ai militari.

I due sono i primi arrestati in città ad essere stati sottoposti al prelievo del Dna che servirà a creare una banca dati per contrastare terrorismo, criminalità transfrontaliera e immigrazione illegale. Cristiano e Francesco Perandria, rispettivamente di 30 e 39 anni, sono stati notati intorno alle 7 del mattino di ieri fermi in una strada nella zona industriale di Predda Niedda mentre cercavano di risolvere un problema alla Chevrolet Matiz di proprietà del più giovane dei due. Quando i carabinieri si sono avvicinati per capire cosa stessero facendo i due cugini hanno mostrato segni di nervosismo che subito dopo si sono tramutati in una vera e propria aggressione. Sul posto è intervenuto un secondo equipaggio del nucleo radiomobile e alla fine tutti e quattro militari hanno riportato ferite inseguito alla colluttazione.

Ieri mattina, difesi dagli avvocati Elisabetta Udassi e Mario Spano, sono comparsi davanti al giudice Valentina Nuvoli che ha applicato a entrambi l’obbligo di dimora nel comune di Sorso nelle ore notturne. Nel data base nazionale ora ci sarà anche il loro Dna, prelevatogli dai carabinieri con un campione di mucosa dal cavo orale subito dopo l’arresto.

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