La Nuova Sardegna

Sassari

Sistema idrico Nurra, lavori alle condotte

Dal primo dicembre rubinetti chiusi per tre mesi. Sostituiti i maxi tubi da Monte Baranta a Olmedo

28 ottobre 2016
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SASSARI. Partiranno all’inizio di dicembre i lavori di rifacimento della condotta principale del sistema idrico gestito dal Consorzio di bonifica della Nurra, che alimenta il terzo e il quarto lotto irriguo dell’area rurale compresa tra Sassari, Alghero, Stintino e Porto Torres.

Ne dà notizia il presidente del consorzio, Gavino Zirattu, che annuncia l’interruzione di «ogni erogazione idrica in tutto il comprensorio irriguo a eccezione della zona di Bancali per il periodo compreso tra l’1 dicembre prossimo e il 20 marzo del 2017».

I lavori riguardano il tratto che va dalla vasca di Monte Baranta a Olmedo. Sono finanziati con l’ultima tranche di un maxi finanziamento da 15 milioni grazie al quale sono stati sostituiti progressivamente tutti i maxi tubi di calcestruzzo precompresso (di diametro di oltre due metri), vecchi più di 40 anni, che col tempo (e con l’usura dell’armatura in metallo) si rompevano sempre più di sovente.

Rotture problematiche perché, quando avvenivano durante la stagione irrigua (che parte dal 30 marzo e arriva al 30 ottobre) causavano lo stop anche di qualche settimana dell’erogazione dell’acqua nei campi con evidenti disagi e gravi danni alle colture.

La sostituzione delle condotte, o meglio il loro incamiciamento con il posizionamento all’interno di un tubo in pvc, è stato così diviso in lotti eseguiti in inverno, stagione in cui si registrano i minori disagi.

Per ridurre al minimo i problemi gli approvvigionamenti provenienti dal Coghinas saranno comunque collegati con portate ridotte nelle zone di Bonassai, Campanedda, La Corte e delle campagne circostanti. L’erogazione riprenderà regolarmente non appena saranno ultimati i lavori, anche nel caso dovessero completarsi prima del previsto. Zirattu esorta le numerose aziende del comparto agricolo a «tenere conto della tale situazione nella programmazione delle colture». «I lavori sono importanti – continua il presidente del consorzio – e dopo questo ultimo intervento consentiranno di gestire al meglio, senza perdite o rotture, le stagioni irrigue. Ci rendiamo conto che i disagi saranno inevitabili, ma sarà nostra cura, con l’aiuto di tutti i soggetti interessati, ridurli al minimo».

Per quanto riguarda la tipologia di intervento scelto: «L’incamiciamento dei tubi – spiega il presidente del consorzio Gavino Zirattu – è davvero quella ottimale. Ci permette di risparmiare gli importanti costi di estrazione e smaltimento dei tubi in calcestruzzo, che arrivavano a richiedere metà del costo totale dell’intervento. E di fare tutti i lavori in minor tempo e con la massima efficacia». (g.bua)

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