La Nuova Sardegna

Sassari

San Lorenzo, una vallata isolata dal resto del mondo

di Mario Bonu
San Lorenzo, una vallata isolata dal resto del mondo

A Osilo i residenti della frazione ancora vittime di disservizi legati alla telefonia A niente sono valsi gli appelli al ministro. Impossibile anche vedere la tv

27 ottobre 2016
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OSILO. Sono passati dieci mesi, da quando sulle pagine della Nuova vennero segnalati, per l’ennesima volta, i disservizi delle linee telefoniche di San Lorenzo. E ne sono passati nove da quando, con tre distinte interrogazioni parlamentari dei deputati Nicola Bianchi e Paolo Nicolò Romano del Movimento 5 Stelle, dei senatori Silvio Lai, Giuseppe Cucca e Ignazio Angioni del Partito democratico, e della portavoce sarda alla Camera dei 5 Stelle, Emanuela Corda, il problema assurse a caso nazionale, con la richiesta al ministro dello Sviluppo economico se fosse a conoscenza della assurda situazione dei telefoni e del segnale tv nella frazione di Osilo, e quali provvedimenti intendesse adottare per eliminare il disservizio.

Ebbene, da allora nulla di nuovo è successo. Ed è ancora Mauro Palmas, un emigrato originario della frazione, con gli anziani genitori che ancora lì risiedono, a denunciare il fatto che il ministro «continua a tacere, di fronte a cittadini che si trovano in questa situazione vergognosa di isolamento, sia per quanto riguarda la linea telefonica fissa sia per quanto riguarda la linea mobile e conseguentemente per l'accesso a internet». Ma non basta, aggiunge Mauro Palmas, «anche il segnale del digitale terrestre è quasi assente, e gli abitanti sono costretti a utilizzare servizi satellitari a pagamento. Per non far mancare niente ai cittadini - aggiunge l’emigrato di San Lorenzo - ultimamente si sono verificati disservizi con l'elettricità, fondamentali per far funzionare non solo la luce, ma anche le pompe dell'acqua. La frazione - precisa Palmas - dista 10 chilometri circa da Sassari, in un territorio a rischio idrogeologico. Potete ben immaginare le conseguenze del disservizio che continua da anni, e le ripercussioni dello stesso sulla salute pubblica, sulla sicurezza e l’accesso alle più elementari forme di informazione, fondamentale soprattutto in caso di emergenza».

Sul problema, che come detto, è di vecchissima data, dopo la segnalazione del mese di gennaio sulla Nuova, era prima sceso in campo il Comune, con una lettera alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione del ministero dello Sviluppo economico, all’Autorità garante nelle comunicazioni, al Comitato regionale per le comunicazioni della Regione, con cui venivano richiesti interventi urgenti e risolutivi. Nel mese di febbraio erano seguite le interrogazioni parlamentari e poi, ad aprile, la risposta al sindaco dell’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni, che chiedeva agli operatori Telecom Vodafone-Omnitel, Wind, Hag3 «di fornire con ogni consentita sollecitudine, tenuto conto dei rispettivi ambiti di competenza e obblighi, non ultimo quello di garanzia del Servizio Universale su rete fissa ai sensi del codice delle comunicazioni elettroniche, chiarimenti circa le criticità segnalate, indicazioni sulle azioni che si intendono intraprendere per il superamento delle stesse». Da allora, più niente e gli abitanti della frazione vivono ogni giorno nel disagio e senza poter godere dei diritti ai collegamenti e alla comunicazione come ogni cittadino italiano.

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