La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, ambulanza usata per gli annunci: polemica sull’iniziativa della giunta

di Gavino Masia
L'ambulanza dell'Avis di Porto Torres
L'ambulanza dell'Avis di Porto Torres

Il sindaco Sean Wheeler minaccia querele e spiega: «Era un messaggio di pubblica utilità». Ma l’ex capogruppo dell’M5S Paola Conticelli si chiede che fine abbiano fatto principi ed etica

23 ottobre 2016
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PORTO TORRES. L’ambulanza dell’Avis che ha girato venerdì sera in città – annunciando l’Agorà che sindaco e giunta hanno organizzato nel parco di San Gavino – ha creato un vespaio di polemiche e commenti al vetriolo sui social. Da una parte il racconto dei fatti da parte di Sean Wheeler e del suo esecutivo, con minacce non tanto velate di querele per diffamazione, dall’altra le accuse a tutto tondo da parte di due consiglieri di opposizione e di un ex capogruppo pentastellato.

In mezzo ai tre “fuochi”, invece, le parole del presidente della sezione dell’Avis, Paolo Sciuto, che precisa come l’ambulanza utilizzata «non è in servizio del 118 e non è la stessa che appare sui social». Sindaco e giunta smentiscono e condannano le accuse: «L'associazione – dice Wheeler –, su nostra richiesta ha messo a disposizione un mezzo con altoparlante di sua proprietà, non in servizio per attività del 118, perché il Comune è sprovvisto di un sistema di diffusione e anche in passato le precedenti amministrazioni si erano appoggiate ai privati per comunicazioni dello stesso tenore. Lo scopo era quello di divulgare un messaggio di pubblica utilità e non propaganda politica, come qualcuno ha voluto far credere: per tutelare amministrazione e una storica associazione composta da volontari, daremo mandato al nostro ufficio legale di verificare se ci siano estremi per querelare chi ha cercato di buttare fango su tutto e tutti».

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Parere opposto quello del sardista Davide Tellini, che considera «mancanza di rispetto nei confronti della stessa Avis la richiesta dell’amministrazione di avvalersi di una autoambulanza per fare propaganda politica». Sulla minaccia di querele, poi, Tellini è caustico: «Non sarà questa maggioranza a tacciare i cittadini, ai quali dovrebbe chiedere scusa per aver abusato della disponibilità di una associazione che tanto bene fa alla città: appare evidente la virata antidemocratica di chi governa, ma noi vigileremo e non ci faremo intimorire da nessuno».

La consigliera Paola Conticelli, invece, si chiede dove siano finiti principi ed etica dei suoi ex amici: «Dov’è finita la questione morale? Se non ci fosse da piangere per l'utilizzo politico di un mezzo che ha altri fini, e che non si è pensato di utilizzare neanche per questioni urgenti che riguardavano la salute pubblica avrei pensato fosse un articolo di Lercio: purtroppo è tutto vero, e c’è da vergognarsi».

Massimo Cossu del Pd riconosce il ruolo importante dell'Avis nel territorio, «ma rimaniamo perplessi di fronte a pressioni inopportune che portano un’associazione meritoria ad andare ben oltre i propri scopi istituzionali. Niente di illegale, ma tanto di volgare».

Il presidente dell’Avis conferma le parole del sindaco, aggiungendo però delle precisazioni: «Faccio presente che l’associazione è apolitica e ha sempre collaborato con qualsiasi giunta di colore – dice Paolo Sciuto -, ed è sempre stata a disposizione della città per qualsiasi necessità. Ho inoltre ascoltato personalmente il messaggio trasmesso, in modo che non vi fossero riferimenti politici».

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