La Nuova Sardegna

Sassari

Pd: «Scelte chiare e rapide per il futuro del porto»

Pd: «Scelte chiare e rapide per il futuro del porto»

La segreteria provinciale Dem denuncia il rischio del blocco del Piano regolatore Il tema portato anche all’attenzione del ministro dei Trasporti Graziano Delrio

22 ottobre 2016
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SASSARI. Evitare di vanificare il percorso finora svolto per arrivare alla definizione del Piano regolatore generale del Porto Torres.

L’allarme è stato rilanciato dalla segreteria provinciale del Partito democratico dopo che - nei giorni scorsi - erano stati l’ex sindaco Giacomo Rum e l’ex presidente della commissione Portualità Massimo Piras (entrambi del Pd) a denunciare il rischio di un nuovo stop nella lunga storia dell’iter per la programmazione futura dello scalo del nord Sardegna. Dal Pd provinciale, in particolare, arriva «una forte preoccupazione per la mancanza di concertazione sulle scelte che si stanno assumendo sul porto di Porto Torres. L’ulteriore rallentamento che una recente delibera del Comitato portuale dell’Autorità del nord Sardegna ha imposto al redigendo Piano regolatore del porto ne è un segnale».

Proprio nei giorni scorsi, la questione è stata portata anche all’attenzione del Governo con una segnalazione al ministro dei Trasporti Graziano Delrio da parte del senatore del Pd Silvio Lai che ha evidenziato, appunto, la necessità di un cambio di passo nelle procedure relative alla programmazione del futuro del porto del nord Sardegna: insomma, una accelerazione immediata e non nuovi rallentamenti.

«La profonda crisi che lo scalo turritano vive – sottolinea la segreteria provinciale del Pd – soprattutto a causa del venire meno dei traffici derivanti dalle attività industriali del settore chimico e metalmeccanico ormai ridotte al lumicino, impone non rallentamenti ma decisioni rapide che sappiano dare risposte adeguate a nuove intraprese e a nuovi traffici». E a tale proposito, viene rimarcato il fatto che «la presentazione di nuovi progetti (peraltro in attesa di definizione) non può vanificare un percorso di pianificazione che ha richiesto ingenti risorse pubbliche e un’attesa proibitiva per un porto internazionale degno di questo nome».

Il Pd - che fa parte del governo nazionale e regionale - sostiene di non cercare strappi istituzionali ma di essere deciso «nel sollecitare una programmazione che sia pienamente condivisa dal territorio e che rispetti quella che è una vocazione nuova che il porto di Porto Torres sta assumendo».

La segreteria provinciale del Pd annuncia di avere chiesto ai propri rappresentanti istituzionali (al Governo nazionale e alla Regione che ha competenza sui porti, è titolare del progetto Optimed e decide sulle modalità di approvvigionamento del Gnl) «di intervenire per superare lo stallo dell’iter di approvazione del Piano portuale, affinchè i progetti vengano realizzati nel rispetto della nuova pianificazione, in modo che lo scalo del nord Sardegna possa andare incontro a quell’evoluzione attesa da troppi anni». (g.b.)

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