La Nuova Sardegna

Sassari

Attentati incendiari in città in 4 anni bruciate 60 auto

di Gavino Masia
Attentati incendiari in città in 4 anni bruciate 60 auto

Dopo gli ultimi gravi episodi i carabinieri stanno cercando aiuto dalle telecamere Chiesta più vigilanza nelle ore notturne con il coinvolgimento dei vigili urbani

22 ottobre 2016
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PORTO TORRES. I carabinieri della compagnia di Porto Torres stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza posizionate lungo le vie del centro per ricostruire il passaggio notturno dei vandali incendiari che nei giorni scorsi hanno preso di mira due Fiat Punto e uno moto Yamaha 600.

L’escalation era iniziata nel 2012 con 17 auto andate in fumo. L’anno successivo c’era stato un leggero calo (14 macchine bruciate) mentre nel 2014 nel 2015 gli incendiari avevano si erano un po’ calmati: le auto bruciate erano state 8 due anni fa e 9 lo scorso anno. Quest’anno si è tornati invece ai livelli del 2012 con 13 auto già andate in fumo. Nessun caso fino ad oggi è stato risolto.

Le indagini dei militari, al comando del capitano Romolo Mastrolia, hanno portato elementi utili proprio in occasione del tentativo di incendio della nuova Fiat Punto in via Sanzio, e a quanto pare non manca tanto tempo affinchè gli inquirenti possano chiudere il cerchio sul presunto colpevole. Gli ultimi avvenimenti hanno spinto anche i vari gruppi consiliari di opposizione a chiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto per discutere sul tema sicurezza – alla presenza di forze dell’ordine, cittadini e associazioni – e soprattutto individuare tutti assieme gli immediati accorgimenti che dovrebbero essere assunti per eliminare un problema che sta diventando sempre più grave. Garantire la stessa serenità con cui vivevano i cittadini sino a qualche tempo fa, insomma, magari con azioni straordinarie o atti amministrativi che possano coinvolgere anche la polizia locale nel controllo notturno della città. Nell’ultimo consiglio comunale era stato approvato pure l’ordine del giorno presentato sempre dall’opposizione, che nel dispositivo finale chiedeva la convocazione di un tavolo di sicurezza per l’ordine pubblico affinché sindaco e giunta si attivassero con la massima urgenza per affrontare con determinazione il problema.

L’unico passo in avanti dell’amministrazione comunale, in merito al tema sicurezza, è stato quello di far incontrare la compagnia barracellare con il comandante della polizia locale Katia Onida: i barracelli hanno offerto la loro collaborazione in merito ai servizi di vigilanza notturna, presumibilmente dal prossimo mese, anche se l’accordo deve essere ancora perfezionato prima della trasmissione alla Prefettura.

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