La Nuova Sardegna

Sassari

L’opposizione: «Casa protetta sottodimensionata»

di Barbara Mastino
L’opposizione: «Casa protetta sottodimensionata»

“Ozieri Domani” fa i conti in tasca al Comune sulla gestione La struttura ha posti liberi che non vengono assegnati

18 ottobre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Casa protetta sottodimensionata e gestita al di sotto delle sue potenzialità. Questa la critica che il gruppo di minoranza Ozieri Domani rivolge all’amministrazione in una interrogazione che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio comunale. L’opposizione chiede, in sostanza, di sapere per quali motivi la casa protetta “Clemenza e Giuseppe Pietri”, destinata all’assistenza di persone non autosufficienti, ospiti solo sedici utenti a fronte dei ventuno che potrebbe accogliere, diventando in tutto e per tutto un peso per le casse comunali quando invece dovrebbe essere un servizio che si autofinanzia, se non addirittura una struttura che potrebbe produrre un, seppur minimo, reddito.

L’interrogazione dei consiglieri Nanni Terrosu, Antonio Delogu, Paola Cubeddu e Leonardo Farina, mette al centro della polemica sia «l’importanza sociale del servizio in oggetto, il quale eroga con efficienza prestazioni rivolte a categorie particolarmente sensibili» e la sua caratteristica di «punto qualificante che svolge un ruolo particolarmente importante all’interno del Plus come unica struttura del genere presente nel distretto sanitario di Ozieri», ma sottolinea anche «che da diverso tempo la struttura non lavora in occupazione totale dei posti, malgrado le richieste di nuovi inserimenti risultino elevate».

Cosa succede? si chiedono i consiglieri di Ozieri Domani, che invocano maggiore efficienza, soprattutto in questi tempi nei quali le politiche degli enti locali dovrebbero essere mirate al contenimento e alla razionalizzazione delle spese. Nella nota i consiglieri fanno i conti in tasca al Comune: la gestione della casa protetta (in capo alla società comunale di servizi Prometeo) costa all’anno circa 530 mila euro, ma «non essendo sufficienti per la copertura delle spese gli introiti derivanti dalle rette e dal contributo dovuto dalla Asl» si fa fronte al rimanente in parte dal fondo unico regionale e in parte da fondi del bilancio comunale: circa 177mila euro, stando ai calcoli di Ozieri Domani, troppi per le esangui casse del Comune. Non sarebbe meglio, si chiede l’opposizione, occupare tutti i posti disponibili, «considerato che risultano pervenute al sindaco e all’amministratore unico della Prometeo srl diverse segnalazioni, da parte degli operatori, in merito alla sottoccupazione dei posti disponibili dovute anche a numerose richieste di inserimento che poi non vengono concretizzate»?

L’opposizione chiede quindi di conoscere «se ci sono, ed eventualmente quali siano, ragioni che ostacolano l’occupazione completa dei posti della struttura in oggetto» e se davvero «l’amministrazione pone come obiettivo fondamentale l’occupazione completa dei posti nell’ottica di un incremento delle entrate e della conseguente riduzione delle risorse che provengono dal fondo unico regionale e dal bilancio comunale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative