La Nuova Sardegna

ILLORAI. «La parole che oggi esprimiamo non potranno mai essere sufficienti a raccontare quello che don Bechere rappresentava per tutti noi», è stato il breve ma sentito commiato del sindaco di Illorai, Maria Giovanna Pittalis, ai funerali di don Andrea Bechere. Una folla commossa ha dato l’ultimo saluto ieri al parroco di Illorai scomparso giovedì in seguito alle complicanze dovute all’incidente stradale del 9 settembre scorso.

Tutta la diocesi di Ozieri si è stretta attorno al dolore dei familiari e della comunità. La salma di don Bechere è stata trasportata dall’ospedale San Francesco di Nuoro nel santuario della Madonna di Luche di Illorai, dove il parroco di Pattada don Gianfranco Pala ha presieduto il rito di accoglienza. I funerali sono stati celebrati dal vescovo di Ozieri Corrado Melis nella chiesa parrocchiale di San Gavino martire. Dopo l’incidente, il suo corpo, a causa dei problemi di salute con cui conviveva da diversi anni, è stato fortemente debilitato e non ha retto alle sofferenze.

Originario di Bultei, nato nel maggio del 1969 in Germania, don Andrea aveva preso i voti il 10 ottobre di dodici anni fa. Dapprima diacono, nel 2010 era stato nominato sacerdote a Illorai. «Ha passato la sua esistenza tra sofferenze e coraggio. Don Bechere non abbandonò la sua gente nemmeno quando tempo fa fu ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma» – sono le parole di chi oggi lo ricorda. Ha collaborato col seminario di Ozieri e si è occupato della sezione adulti dell’azione cattolica diocesana. Il Comune di Illorai, nei suoi canali istituzionali, lo ha ricordato dedicandogli un passo del Cantico delle creature di San Francesco: "Sii laudato mio Signore per la morte corporale ché da lei nessun che vive può scappare e beati saran quelli nella tua volontà che sorella morte non ci farà male."

Elena Corveddu